LA PROCURA ALLA BOZZOLI DI MARCHENO

Il Procuratore generale di Brescia Pier Luigi Maria Dell’Osso e i due sostituti Marco Martani e Silvio Bonfigli si sono recati nella giornata di mercoledì 11 aprile nella seda della fonderia Bozzoli di Marcheno, dove la sera del 8 ottobre 2015 è scomparso nel nulla il Mario Bozzoli, contitolare con il fratello Adelio della Ditta di fusione di metalli speciali.Non si è trattato di un sopralluogo in senso tecnico, ma di accertamenti previsti sin da quando il procuratore generale di Brescia ha avocato a sé ’inchiesta sulla scomparsa dell'imprenditore, fino ad ora rimasta senza alcuna risposta. Caso al quale si collega anche la morte di Giuseppe Gerardini, scomparso dalla mattina di giovedì 10 ottobre e trovato senza vita sotto un boschetto di abeti alle Case di Viso in alta Vallecamonica poco dopo le 13.00 di domenica 13 ottobre. Le risposte da dare al duplice giallo sono numerose: ma il pm aveva chiesto l'archiviazione del caso, essendo arrivati ad un vicolo cieco. La moglie di Mario Bozzoli però non si è mai rassegnata all'archiviazione del caso e così, tramite i suoi legali, ha insistito ed ottenuto che si continuasse a scavare nella torbida vicenda. A quanto si è appreso le ore trascorse nell’azienda di Marcheno da parte del Procuratore generale con i suoi sostituti si sarebbero rivelate particolarmente utili agli inquirenti e agli investigatori. In particolare, sono stati ispezionati i forni, epicentro dell’inchiesta: dentro uno di questi potrebbe essere finito proprio Mario Bozzoli, dopo l'ultima telefonata alla moglie di quel martedì 10 ottobre, alle 19.16, quando le avrebbe comunicato il suo rientro a casa di lì a poco. L'azienda è ferma dal dicembre 2015; successivamente c'è stato anche il fallimento dell'attività produttiva a causa del fermo giudiziario per le indagini in corso e l'impossibilità ad accettare ed evadere ordini. Ma gli inquirenti hanno lavorato sul posto per ricostruire quelle che sono state le ore successive alla scomparsa di Mario Bozzoli, in attesa dell’incidente probatorio fissato per il 19 aprile.

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