IL CASO BOZZOLI NON E' CHIUSO

E' una lotta contro il tempo per tentare di far luce sul caso Bozzoli (c'è meno di un mese) e proprio in queste ore la procura generale di Brescia, che nelle scorse settimane ha avocato a sé l'inchiesta, sta cercando di far luce, con l'aiuto della Guardia di Finanza sugli aspetti finanziari ed economici della vicenda che non sono certo di secondo piano per districare una matassa che è davvero molto ingarbugliata. I termini per le indagini sono scaduti a fine gennaio, c'è stata la proroga di ulteriori tre mesi, ma ormai mancano meno di trenta giorni per tentare di dare risposta al più grande caso irrisolto degli ultimi tempi a Brescia. La scomparsa di Mario Bozzoli, imprenditori di Marcheno risalgono all'8 ottobre 2015. In serata l'uomo telefona alla moglie – che proprio in questi giorni ha parlato per la prima volta con i media chiedendo che venga fatta giustizia – annunciandole l'immediato rientro. Mario a casa non arriverà mai. Che fine ha fatto? Nessuno lo sa, o forse qualcuno sì. Le indagini si concetrano nella fabbrica, sui forni, non si trova niente. Intanto indagati a piede libero ci sono i nipoti dell’imprenditore, Alex e Giacomo Bozzoli, e gli operai Oscar Maggi e il senegalese Abu. Su questo giallo se ne interseca un altro. Infatti, pochi giorni dopo la scomparsa di Mario Bozzoli si perdono, alla vigilia del suo interrogatorio, anche le tracce di un operaio della Bozzoli, Giuseppe Ghirardini che scompare il 14 ottobre 2015 e viene ritrovato morto avvelenato da cianuro in località case di Viso sopra Ponte di Legno. In questo caso l'inchiesta contro ignoti è induzione al suicidio anche se i familiari di Ghirrdini non hanno mai creduto che il loro congiunto si sia tolto la vita. Tante cose ancora da chiarire, anche per questa indagine, che la procura non ha avocato, i termini sono chiusi, ma pare che il suo fascisolo sia sul tavolo del procuratore. E' chiaro che fra i due gialli c'è un collegamento. Pare che le indagini di questi giorni sul caso Bozzoli, oltre che muoversi sul fronte economico finanziario stiano vagliando anche l'uscita dall''azienda di due camion nelle ore immediatamente successive alla scomparsa di Mario. Quando sono stati caricati? Il sospetto che non ha però trovato riscontri nelle analisi effettuate sui e dentro i forni e nel materiale in azienda, è che Mario Bozzoli sia stato bruciato proprio lì dentro, perché è proprio all'interno della sua fabbrica che si perdono le tracce dell'uomo. E' probabile che nei prossimi giorni vengano risentiti tutti i testimoni o le persone informate dei fatti.

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