PATTEGGIA LA SORELLA DI BOSSETTI

Ha simulato di aver subìto due aggressioni. Per questo motivo Laura Letizia Bossetti, sorella gemella di Massimo Giuseppe Bossetti, venerdì 11 maggio ha patteggiato una pena a un anno e 4 mesi con la sospensione condizionale. Gli episodi contestati nel capo d’imputazione erano due. Entrambi a Terno d’Isola, sotto la casa dei genitori della sorella del carpentiere di Mapello condannato in primo e in secondo grado all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio. Il primo risale al 29 agosto del 2014, quando la donna dichiarò di essere stata affrontata e minacciata verbalmente da alcuni sconosciuti. La denuncia ai carabinieri di Calusco d’Adda arrivò il 3 settembre. Il secondo, il 5 settembre dello stesso anno. In quell’occasione la 5oenne disse (la denuncia risale al 13 settembre) di essere stata picchiata in garage da due individui incappucciati. Ma al pronto soccorso dell’ospedale di Ponte San Pietro, i medici non le riscontrarono alcuna lesione.A suo dire, con il fratello già in carcere a Bergamo, i raid erano dovuti all’insistenza nel prendere le sue difese riguardo al delitto della tredicenne di Brembate Sopra .Le telecamere comunali piazzate nei luoghi dove la donna raccontò di essere stata minacciata e aggredita, inoltre, non avevano filmato niente di strano. Secondo la Procura di Bergamo, la donna non aveva mai subìto aggressioni e per questo venne iscritta nel registro degli indagati per simulazione di reato.Giovedì mattina la condanna. Laura Bossetti, assistita dall’avvocato Benedetto Maria Bonomo, ha infatti patteggiato davanti al giudice Stefano Storto una pena a 1 anno e 4 mesi con la sospensione condizionale. La donna ha preferito non essere presente in aula, anche perché ancora scossa per la recente perdita della madre Ester Arzuffi, per evitare in questo modo i giornalisti.

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