BRACCONIERE DENUNCIATO IN BERGAMASCA

Ennesimo atto di bracconaggio nelle nostre valli. Questa volta al lavoro, su segnalazione degli operatori faunistici – cioé di cacciatori che aiutano la polizia provinciale nelle attività di controllo della fauna che arreca danni all'agricoltura – gli agenti della polizia provinciale di Bergamo. A finire nella loro rete un bergamasco. Porto abusivo di armi ed esercizio della caccia in periodo di divieto. Sono queste le accuse di cui dovrà rispondere l'uomo colto sul fatto nei giorni scorsi dalla polizia provinciale in un bosco della Valle Brembilla dopo la segnalazione di operatori faunistici. Gli agenti lo hanno scovato in piena notte, appostato nel bosco sotto la piogga battente, armato di carabinina calibro 270 con tanto di faro. Probabilmente era a caccia di cinghiali, ormai presenti molto numerosi in zona. L'uomo è stato immediatamente fermato ed identificato. Ad un controllo è risultato anche privo della licenza di caccia – aveva solo quella per le attività sportive. Il cacciatore di frodo è quindi stato denunciato all'autorità gidiziaria, la carabinina, acquistata da pochi giorni e regolarmente denunciata, è stata sequestrata. L'operazione, come detto, è partita grazie alla segnalazione degli operatori faunistici, figure di cacciatori che collaborano con la provincia nelle attività di controllo della fauna – come i cinghiali – che recano danni all'agricoltura. E' probabilmente durante uno di questi controlli ed appostamenti che gli operatori faunistici hanno notato in zona una presenza sospetta.

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