DENUNCIATI BRACCONIERI A CACCIA DI UNGULATI
La Polizia provinciale di Bergamo prosegue nel quotidiano controllo sul territorio a tutela della fauna selvatica anche in questo particolare momento di criticità sanitaria. Nei giorni scorsi sono state scoperte attività di bracconaggio da parte di alcuni cittadini a cui è stata contestata anche la violazione delle disposizioni concernenti il contenimento del Coronavirus. Risultato: due persone sono state deferite all’Autorità giudiziaria per attività venatoria non consentita. Il primo caso ha riguardato l’abbattimento di ungulati in ore notturne: in un’area ove vi sono diverse specie di ungulati selvatici, come cervi, caprioli e cinghiali è stato individuato un quarantenne, all’esterno di una baita, non residenza ufficiale del soggetto e posta su altro comune. Oltre alle sanzioni penali ed amministrative relative all’attività venatoria posta in essere, il quarantenne è stato sanzionato per le violazioni relative alla normativa in vigore per il contenimento del contagio da coronavirus. Nell’altro caso a carico di un settantenne è stato accertato l’esercizio di caccia utilizzando lacci metallici con nodo scorsoio posizionati all’interno di un bosco; questo mezzo di caccia peraltro non è mai consentito ed è finalizzato alla cattura di ungulati selvatici di passaggio. Anche in questo caso è stata contestata anche la violazione in materia di tutela della salute pubblica, in quanto il settantenne si trovava fuori casa senza comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. Inoltre sono stati elevati verbali di accertamento di illecito amministrativo per alcuni pescatori che si sono resi responsabili di violazioni dell’osservanza delle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
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