DEF, CAPARINI:”CI ASPETTIAMO MODIFICHE”

Nell'esaminare il Def, il documento di economia e finanza in cui sono contenuti tutte le politiche finanziarie ed economiche del Governo, Davide Caparini, assessore al bilancio di Regione Lombardia e Coordinatore della Commissione Affari Finanziari della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, punta l'attenzione sulla spesa sanitaria: secondo il documento non crescerebbe di pari passo con il Pil se non dopo il 2022. “Si tratta di un docomento scritto da altri, che questo governo si è trovato a gestire” – chiarisce l'assessore regionale al Bilancio che quindi si aspetta che, attraverso l'apertura di un tavolo di confronto, le modifiche richieste dalla Conferenza delle Regioni vengano attuate. Le Regioni faranno la loro parte nella manovra di finanzia pubblica, con 14 miliardi di euro circa di contributo nel 2019, il 14% in più di quanto dato nel 2018. In più hanno lavorato sodo per arrivare al pareggio di bilancio e dal 2016 è chiesto loro anche un avanzo di bilancio sempre maggiore. Ma le Regioni hanno bisogno di investire e per questo hanno messo nero su bianco, alcune soluzioni per salvaguardare i trasferimenti per le politiche sociali e incrementare gli investimenti, rispettando il contributo di finanza pubblica. Tra le priorità come la lotta alla povertà, il sostegno ai redditi piu bassi e il superamento della legge Fornero sulle pensioni, quindi le Regioni inseriscono a gran voce anche quei temi, come appunto la sanità, il sistema socio sanitario e la disabilità, si cui le Regione vengono chiesti sforzi costanti. Il punto da cui partire è l'aggiornare i contenuti del vecchio patto della salute 2014-2016 e stabilizzare la crescita del Fondo Sanitario Nazionale in rapporto al PIL.

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