L'ARTE DI SFALCIARE I PRATI
Falci, rastrelli, forche. Sono attrezzi che molte persone, soprattutto quelle anziane, hanno in cantina e nello stanzino degli atrezzi. Con l'arrivo della stagione estiva infatti, chi deve tenere in ordine i grandi prati, si prepara alla prima sfalciatura. Oggi per lo più è un'operazione svolta con mezzi meccanici, ma un tempo era un lavoro faticoso, lungo e richiede che tutta la famiglia impugnasse falce e rastrello. Si tratta di una tradizione preziosa da preservare e tramandare, perchè per contrastare l'avanzata del bosco e della boscaglia o l'abbandono dei prati e dei terreni non coltivati, i lavori della cultura contadina tornano ad essere i più importanti nella tutela dell'ambiente e nella gestione del rapporto uomo e natura. Per questo nell'ambito della Fiera della Sostenibilità della Natura Alpina del Parco dell'Adamello, lo scorso fine settimana a Monno, in alta Valle Camonica, si è svolta con l'organizzazione della Pro Loco e del Comune e il sostegno degli enti, la nona edizione della Fen Fest, gara da sfalcio per portare nel futuro, l'abilità di agricoltori e contadini affezzionati al lavoro manuale. L'operazione dello sfalcio dei pravi univa le famiglie in intere giornate di lavoro. Ed è cosi che accanto ai nonni e ai padri, lavorano anche le donne e i bambini. Alla gara di sfalcio di Monno hanno partecipato una ventina di appassionati e agricoltori, tre donne e tre bambini. L'atmosfera rievocata dai figuranti del gruppo flokrloristico di Monno durante la Fen Fest è quella di una volta, con canti e scene di vita contadina che rimandano a quando i ritmi del lavoro e della natura, scandivano le giornate nei piccoli paesi di montagna.
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