GLI ALPINI RICORDANO IL SOLDATO IGNOTO

Sono saliti in molti al Passo della Lobbia Alta, un luogo simbolo della guerra bianca in Adamello che 100 anni fa vedeva contrapposti due blocchi del mondo occidentale: da una parte Austria-Ungheria con i loro alleati, dall'altra l'Italia con il resto del mondo. “Inutile strage”, la definì Benedetto XV, “Mai più la guerra” ripeterà Paolo VI alle Nazioni Unite: eppure c'è ancora bisogno di salire in alto, sulle montagne, commuoversi per i morti ancora racchiusi nei ghiacci, per testimoniare il bisogno di pace. Come hanno fatto gli Alpini del 55esimo Pellegrinaggio in Adamello organizzato dalla Sezione ANA di Trento con la collaborazione della Sezione di Vallecamonica. La cerimonia in alta montagna è stata dedicata al “soldato ignoto”, di cui le zone di guerra ed i ghiacci dell'Adamello conservano ancora nomi, volti, piastrine, segreti. Dopo le allocuzioni ed il saluto del Comandante generale delle Truppe Alpine, ha concluso la parte civile il Presidente Nazionale ANA, presente con tutto il Consiglio nazionale a scortare il glorioso labaro al quale sono stati resi gli onori. Così come particolarmente intenso e solenne è stato il canto corale dell'Inno nazionale. Infine la S. Messa dedicata a tutti i Caduti dell'Adamello, della grande guerra e di tutte le guerre, con due intensi interventi dei Cardinali Giovanni Battista Re, italiano e Walter Kasper, tedesco, che hanno esortato alla pace oggi mettendo in luce gli strumenti che la creano concretamente e quotidianamente nella società civile.

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