VITTORIA PER IL CONSORZIO MONTECAMPIONE
Il Consorzio obbligatorio costituito tra tutti i proprietari di immobili nel comprensorio di Alpiaz e di Montecampione, nei Comuni di Artogne e di Piancamuno, fin dalla sua costituzione comprendeva le strada principali me secondarie a partire dalla frazione di Vissone fino alla località del Bassinale, compreso lo sgombero neve, la segnaletica, il deflusso delle acque, la gestione di acque chiare e scure con il relativo depuratore, l'illuminazione pubblica, le reti tecnologiche, la raccolta e smaltimento rifiuti, i collegamenti viari, la gestione dei servizi necessari al migliore godimento delle proprietà dei consorziati, le attività ed iniziative idonee a rendere più agevole e più confortevole la residenza nel comprensorio, la promozione di attività sportive, ricreative e culturali. Il consorzio, per statuto, si occupa anche di vigilanza a tutela delle proprietà, pulizia delle strade, raccolta e smaltimento dei rifiuti, l'articolo 5 dello Statuto, mai variato nelle successive assemblee straordinarie, recita: “Tutti i proprietari di immobili siti nel comprensorio di Alpiaz e di Montecampione, siano essi persone fisiche o giuridiche, sono obbligati a partecipare al Consorzio”. Il fallimento di Alpiaz Srl del 24 dicembre 2012 ha conferito di fatto al curatore fallimentare la titolarità ad occuparsi delle quote della società fallita, pari a 300.000 milionesimi. In questi anni alcuni residenti, per l'esattezza si tratta di 4 persone, si sono fermamente opposti ad ogni modifica statutaria, pur necessaria alla luce di quanto accaduto ad Alpiaz srl, ritenendo che il Consorzio dovesse sciogliersi, chiamando i comuni di Artogne e Piancamuno a precise responsabilità amministrative, finanziarie e gestionali. Fino a giungere all'ultima richiesta urgente al Tribunale penale di Brescia, con querela verso l'attuale Consiglio di Amministrazione del Consorzio, perché si pronunciasse contro l'effettuazione dell'Assemblea straordinaria del 18 agosto prossimo dove si dovrà modificare lo Statuto alla luce del problema Tari sollevato dal Comune di Artogne. I querelanti chiedevano al Giudice di sciogliere immediatamente il Consorzio, ritenendo nel contempo responsabili di ogni azione pregressa e conseguente i membri dell'attuale Cda. Nella mattinata di lunedì 13 agosto il Giudice ha respinto le richieste dei querelanti ed ha dichiarato pienamente lecita l'azione del Consorzio. Si tratta di una vittoria giuridica importante che ora dovrà essere monetizzata nella prossima assemblea fissata per le ore 15.00 di sabato 18 agosto a Montecampione, per la quale è già stato annunciato il raggiungimento del quorum necessario al suo svolgimento.
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