RIGETTATO LO STATUTO DEL CONSORZIO
Una vera doccia fredda che probabilmente nessuno, o quasi, a Montecampione si aspettava. Infatti, subito dopo la celebrazione dell'Assemblea annuale per l'approvazione del bilancio tenutasi il 6 gennaio, è arrivata una notizia che ha raggelato il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Montecampione, l'ente che raggruppa tutti i proprietari di realtà immobiliari di Montecampione. Nessuno se lo aspettava dopo l'approvazione pressoché plebiscitaria della modifica dello statuto avvenuta nell'assemblea straordinaria del 18 agosto 2021, alla quale era seguito l'atto ufficiale di istanza a Regione Lombardia da parte del Consorzio protocollata il 22 novembre scorso. In sintesi, gli uffici regionali, sostenuti da pareri giuridici di competenza, affermano che la trasformazione da ente non riconosciuto in ente riconosciuto allo stato attuale dei documenti non può avvenire citando alcune incongruenze. La più evidente riguarderebbe l'articolo 5 dello Statuto dove vengono citati servizi che la Regione conferma essere di competenza degli enti locali, quindi dei comuni di Artogne e Piancamuno, un base al testo unico, articolo 112 e 113, degli enti locali. Il Consorzio aveva inserito nella modifica statutaria i servizi che avrebbe voluto gestire in proprio, tra cui il sistema idrico, la pulizia delle strade, la raccolta e smaltimento dei rifiuti, la potabilizzazione e l'illuminazione pubblica, oltre a ogni altra prestazione ritenuta più opportuna per rendere più confortevole il godimento dei beni immobili le propri consorziati. La Regione nega questa possibile competenza, riaffermandone la titolarità in capo agli enti locali. In questa presa di posizione, Regione Lombardia ha il sostegno anche della Prefettura di Brescia che nel 2018 aveva invitato soggetti pubblici e privati di Montecampione ad attivare ogni utile iniziativa per regolarizzare l'esercizio dei servizi pubblici erogati a Montecampione, seguendo quanto dice la legge. Ora si attendono le mosse del Consorzio, forte del sostegno dei residenti, ma anche di pareri giuridici.
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