LE DONNE ROMPONO IL SILENZIO

Le donne si sentono più protette e quindi trovano il coraggio di denunciare le violenze che subiscono per mano di mariti, fidanzati o sconosciuti. Sono quasi 6 mila infatti le donne che nel 2017 si sono rivolte ad uno dei 49 centri antiviolenza presenti in Lombardia. Un numero in crescita: 5.892 richieste di aiuto rispetto alle 5.224 dell'anno precedente. I dati raccolti dall'Osservatorio regionale antiviolenza, vengono raccolti dal 2014 garantendo alle donne il più assoluto anonimato e l'obiettivo è misurare un fenomeno, che resta difficile da quantificare perché si svolge spesso tra le mura domestiche o per mano di persone sconosciute, così da contrastarlo con delle misure adeguate di sostegno ma anche di prevenzione. I dati emersi fanno infatti riflettere su quanto il fenomeno sia diffuso e su quanto debba ancora emergere: il numero delle donne che si rivolgono ai centri antiviolenza cresce di pari passo con la fiducia che esse ripongono nella rete di protezione che Regione, comuni e forze dell'ordine, riescono ad attivare. Come commenta l'assessore regionale Silvia Piani, “c'è quindi ancora molto da fare in termini di prevenzione e per combattere la paura delle donne. Non tutte le vittime che contattano i Centri infatti attivano un percorso completo di uscita dalla violenza. I dati indicano percorsi non lineari, spesso frammentati e intermittenti: alcune si fermano al contatto iniziale, altre partecipano a colloqui di accoglienza o di ascolto telefonico, volti a individuare i bisogni e il percorso più adatto per uscire dalla violenza, ma alcune ancora li abbandonano o li sospendono.

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