SAB INDAGATA PER LO SCHIANTO A GAZZANIGA
Nuovi sviluppi nell’inchiesta sulla morte del giovane Luigi Zanoletti, il 14enne studente di Ardesio che lunedì 24 settembre ha perso la vita in seguito allo scontro tra due pullman avvenuto nel piazzale della stazione di Gazzaniga. Nel registro degli indagati risultano quattro nomi nuovi. Si tratta dei vertici manageriali della Sab: dal direttore generale, fino a 2 responsabili della sicurezza, oltre alla stessa società del trasporto pubblico. I nomi vanno ad aggiungersi a quelli degli autisti coinvolti nell’incidente, tra cui il senegalese di 58 anni, residente a Nembro, indagato per omicidio stradale. Quest’ultimo era stato sentito lo scorso 5 ottobre dal pubblico ministero Giancarlo Mancusi, titolare dell’inchiesta: era alla guida del pullman che, dopo aver superato la sbarra all’ingresso del piazzale della stazione, era andato a schiantarsi contro un altro autobus in movimento, travolgendo il giovane Zanoletti e altri due studenti. Durante le cinque ore di interrogatorio l’autista, tutt’ora sotto choc per l’accaduto, aveva più volte ricostruito le immagini dei filmati, a cui aveva fornito le sue spiegazioni. Chi indaga vuol sapere se nel modello di Sab erano contemplati i rischi nelle aree di sosta e di movimentazione mezzi, insomma di tutti quegli spazi pubblici, esterni a quelli strettamente di pertinenza dell’azienda, dove va garantita la sicurezza non solo ai dipendenti, ma pure agli utenti. E poi, gli investigatori vogliono capire se il funzionamento difettoso della sbarra d’accesso all’area pensiline, oltrepassata dal mezzo andato poi a travolgere i tre ragazzi, può aver inciso sulla tragedia. Volontà di far chiarezza, perché, anche se finora è emerso che l’incidente sarebbe da attribuire con buona probabilità alla distrazione di uno dei due autisti, va verificato se non abbiano contribuito altri aspetti. E cioè, se in quel piazzale le norme sulla sicurezza sono state rispettate. Nel mirino del pm c’è la gestione dello spazio in cui è accaduta la tragedia, frequentato ogni giorno da centinaia di studenti Ieri Sab, tramite il proprio ufficio stampa, ha fatto sapere di non essere intenzionata a rilasciare dichiarazioni in merito.
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