SPACCIO E FURTI NEL MIRINO

Tre spacciatori e tre ladri nella rete delle forze dell'ordine. I carabinieri intensificano, anche in vista delle festività i controlli e in questi giorni sono arrivate al termine operazioni scaturite da indagini aperte tempo fa. I carabinieri della stazione di Borno hanno arrestato per detenzione e spaccio un operaio 38enne del paese, incensurato. Lo tenevano d'occhio da tempo dopo che, nel corso delle ultime settimane, erano pervenute ai militari numerose segnalazioni di un anomalo e sospetto andirivieni dalla sua abitazione di giovani nei fine settimana. I carabinieri hanno quindi pedinato l'uomo quindi hanno deciso di procedere alla sua abitazione dove hanno trovato 22 grammi di cocaina, 13 di marijuana, materiale per il confezionamento della droga, quasi duemila euro in contanti. Dopo la convalida del fermo da parte del giudice del tribunale di Brescia, l'operaio è agli arresti domiciliari. Sono invece, in carcere i due marocchini di 45 e 43 anni arrestati nell'ambito di un blitz scattato lo scorso week end nel complesso residenziale Filanda di Palazzolo sull'Oglio dove c'era il sospetto vi fosse una piazza di spaccio. Al lavoro i carabinieri della locale stazione che hanno operato con il supporto di altri militari della Compagnia CC di Chiari e la collaborazione della Polizia Locale di Palazzolo e delle unità cinofile antidroga dell’Arma. Nell'abitazione dei due i militari hanno trovato 78 grammi di cocaina pura, un bilancino di precisione, vario materiale per il confezionamento di dosi ed oltre un migliaio di euro in contanti. Sono tre bresciani, di 37, 46 e 47 anni i tre ladri – rubavano di tutto e dovunque – fermati dai carabinieri di Gussago dopo alcune settimane di indagini serrate. Due sono a Canton Mombello, il terzo ha l'obbligo di dimora nel comune di Brescia. Sono ritenuti responsabili di una decina di furti fra aprile e luglio: in un distributore di carburanti di via Valle Camonica in città, in un supermercato, in un'autoscuola e in un distributore di carburanti di Gussago, . Quindi ancora in un distributore di carburanti con annessa tabaccheria di via XXV aprile a Brescia, in una ditta di Cellatica ed in una gelateria di via Cattaneo a Brescia sempre a Brescia. Per il bottino andava bene di tutto purché facilmente monetizzabile, dai gratta e vinci alle sigarette, dal denaro contante a smartphone e computer, dai televisori ad un portafogli poggiato su un tavolo. Ed anche per accedere nei locali non si andava per il sottile: un grosso piede di porco, un masso contro la vetrata ed anche un improvvisato tombino gli strumenti utilizzati per aprirsi un varco.

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