LA MEMORIA E L'IMPEGNO DI LOVERE

Nella giornata delle celebrazioni per la ricorrenza della fucilazione dei 13 martiri, Lovere oggi non ha fatto solo memoria, ma ha dimostrato anche il suo impegno contro il fascismo revocando la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. L'iniziativa di commemorazione oggi è stata arricchita dalla messa in scena di uno spezzone dello spettacolo "Fuorilegge" che il Silence Teatro ha dedicato ai 13 martiri di Lovere: Francesco Bezzi, 18 anni, Vittorio Lorezini, 22 anni, Giovanni Moioli 17 anni, Luca Nikitach 23 anni, Giuseppe Ravelli 20 anni, Gianni Vender 17 anni, Guglielmo Macario 18 anni, Salvatore Conti 21 anni, Eraldo Locardi 23 anni, Giulio Buffoli 41 anni, Mario Tognetti 21 anni, Ivan Piana 19 anni. Era il 22 dicembre 1943. I 13 erano stati fatti prigionieri il 7 per rappresaglia contro un'azione dei partigiani a Lovere in cui morirono il pdestà paolo Rosa ed il segretario del fascio Giuseppe Cortesi. Dopo i fatti del '43 Lovere e cittadella partigiana ed altri giovani presero il posto dei 13 nella 53esima brigata Garibaldi che prese il nome di 13 martiri di Lovere.

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