MOVIMENTI CARSICI A ESINE
Le crepe nell'asfalto cominciano già nei pressi dei parcheggi del campo sportivo e proseguono su tutti i muri circostanti, soprattutto sul muro di sostegno del campo stesso che è segnato da crepe evidenti e che appare pendente in molti punti. Proseguendo a Esine lungo la strada che porta ai laghetti, si nota una cascina abbandonata piena di crepe e addirittura pendente e proseguendo si incontra un tombino sfrondato. Qualche metro più avanti, a lato della strada, sulla sinistra ecco la voragine di più di dieci metri di diametro che ha inghiottito la terra là dove una volta c'era un prato. La zona carsica di Esine si è risvegliata nella notte tra giovedì 3 e venerdì 4 gennaio e lungo tutta la linea già mappata, si sono verificati smottamenti e cedimenti di terreno. La zona carsica di Esine è vicino al paese ma è conosciuta fin dall'800 per via delle voragini che all'improvviso si aprono e diventano negli anni laghetti. Una di queste voragini in passato aveva interrotto la strada che quindi ora le passa in parte e anche questo enorme buco, la notte scorsa, è sprofondato ulteriormente. La zona, dove ci sono terreni privati, agricoli, qualche stalle e qualche capanno per attrezzi, appare ancora instabile ed è stata chiusa al passaggio in attesa delle valutazioni del geologo che ha già fatto un primo sopralluogo con l'amministrazione comunale che nel frattempo ha emesso l'ordinanza di chiusura della strada. I danni maggiori li ha riportati il campo sportivo perché la parte del campo che dà verso la zona carsica si è abbassata. Lo si nota dal cancello che non è più allineato, dai pali delle porte che si sono spostati, dalle crepe nel pavimento e dagli avvallamenti che si setono camminando sull'erba sintetica. Il campo per metà quindi è stato chiuso in attesa di valutare come intervenire. Rifare il muro di sostegno e le parti danneggiate, rappresenta un'opera non da poco e il comune non può farcela con le sue sole forze. Per questo chiederà l'aiuto degli enti e delle istituzioni.
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