PRECIPITANO LE NASCITE IN BERGAMASCA

E' decisamente marcato il calo delle nascite in provincia di Bergamo nel corso del 2018. Lo scorso anno infatti i nuovi nati sono stati 8.221, con 481 bambini in meno rispetto agli 8.702 del 2017, un trend in diminuzione pari al – 5,53% . Cinque i punti nascita in provincia di Bergamo: il Papa Giovanni XXIII a cittò per quanto riguarda l’Azienda socio sanitaria Papa Giovanni, Alzano e Seriate per l’Asst Bergamo Est (che fino al 12 ottobre poteva contare anche sul reparto di Piario poi chiuso), Treviglio per l’Asst Bergamo Ovest, a cui si aggiunge il Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro. Il numero più alto di bambini venuti al mondo è quello del Papa Giovanni XXIII: nel 2018 sono stati 4.044. I parti, invece, sono stati 4020, con 72 eventi gemellari e di questi ultimi, quattro sono stati trigemini. Nella maggior parte dei casi si è trattato di parto naturale (di cui 100 in acqua) circa mille i cesarei. L’Asst Bergamo Est nel 2018 aveva avuto 2.631 nuovi nati: la quota più rilevante è andata al Bolognini con 1.557 bebè venuti al mondo. I parti, invece, sono stati 1.538 di cui 343 con cesareo e 19 gemellari. Al Pesenti-Fenaroli 799 i neonati, 797 i parti con 171 cesarei e 2 gemellari. L’attività dell’ospedale Locatelli di Piario ha coperto un lasso di tempo di 10 mesi e in questo periodo i nati sono stati 275, i parti 274, di cui 1 gemellare. Nel 2017 l’Asst Bergamo Est aveva toccato complessivamente i 2.816 bebè,con un trend in calo rispetto allo scorso anno del 6,57%. Un valore che supera anche la variazione del 2017 sul 2016 (-4,57 ). Nel 2016 i nati furono 2.951. In diminuzione anche il numero di mamme straniere che fanno figli. In bergamasca nel 2018 i nuovi nati da genitore non italiano sono stati il 35.08%, un dato in lieve diminuzione rispetto al 35,96% del 2017. L’azienda socio sanitaria con la maggiore percentuale è quella di Treviglio in cui i bebè nati da madre straniera hanno superato i bimbi nati da mamma italiana: 52,20% contro il 55,6% dell’anno precedente. Ad Alzano dai 23,5% del 2017 si è passati al 23% del 2018, a Piario, dove l’attività è terminata a ottobre dai 23,5% del 2017 si è scesi al 23% del 2018.

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