OMICIDIO SANA SENZA COLPEVOLI

Il tribunale pakistano ha assolto il padre, lo zio e il fratello di Sana Cheema, la ragazza italo-pakistana cresciuta a Brescia dove viveva nel quartiere Fiumicello, uccisa in Pakistan nell'aprile nel 2018, dove era tornata per far visita alla sua famiglia, dopo che aveva rifiutato le nozze forzate con un connazionale. Siamo molto rammaricati perché non ci aspettavamo una sentenza così”, ha detto il portavoce Jabran Fazal. “ Aspettiamo le motivazioni della sentenza. In Pakistan c’è la pena di morte per l’omicidio e probabilmente non è stato individuato l’esecutore materiale del delitto di Sana”. Raza Asif, segretario nazionale della comunità pachistana in Italia è in contatto con le autorità di Gujrat. Il poliziotto che ha condotto le indagini è stato trasferito e ora vogliamo capire come si sia arrivati all’assoluzione”, ha detto all’agenzia Ansa. La notizia desta sconcerto, perché il padre della ragazza aveva confessato l’omicidio, e l’autopsia svolta dopo la riesumazione del cadavere aveva confermato lo strangolamento. Nel frattempo in Italia è ancora aperta un’inchiesta, senza ipotesi di reato: il sostituto procuratore di Brescia Ambrogio Cassiani ha ascoltato nei mesi scorsi gli amici e il fidanzato di Sana, ma al momento non ci sarebbero elementi di prova contro il padre e il fratello della giovane per ipotizzare un processo in Italia per omicidio. Nel quartiere di Fiumicello a Brescia, dove Sana abitava, qualcuno sostiene che a breve il padre di Sana potrebbe farsi vivo proprio a Brescia. Dal canto suo il Ministro degli interni Matteo Salvini afferma di voler contattare il collega agli Interni di Islamabad, esprimendo manifestazioni di rammarico, ma anche richieste di chiarimenti, fino a valutare l’ipotesi di ritirare l’ambasciatore italiano in Pakistan. Il caos di Sana Cheem era stato sollevato dal quotidiano “Il Giornale di Brescia”: grazie al suo costante e puntuale intervento l'opinione pubblica, ma anche la Giustizia e la politica si sono interessati al caso facendolo diventare un caso internazionale.

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