LO STAMBECCO ALPINO

In tanti hanno presenziato nella mattinata di sabato 2 marzo convegno nazionale “Lo stambecco alpino: attualità e prospettive”, ospitato presso l’Auditorium Cuminetti di Albino. L’iniziativa è stata organizzata dall’Unione Nazionale dei Cacciatori di Zona Alpi e la Federazione Italiana della Caccia. Ai saluti delle autorità è seguita una serie di interventi che hanno fatto il punto sulla situazione gestionale e sulle prospettive di questi ungulati. Uno dei momenti migliori per vedere camosci e stambecchi è al sopraggiungere delle prime nevicate in alta quota, quando scendono per nutrirsi con l’ultima erbetta, prima dell’avvento definitivo dell’Inverno che li costringe alla ricerca di muschi e licheni sui versanti più ripidi ed esposti, sgombri da neve. Anche il disgelo è un ottimo momento. Equilibristi provetti quali sono, gli stambecchi si muovono con sconcertante disinvoltura e riescono addirittura a correre lungo la parete verticale della diga del Barbellino a Valbondione.

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