IL VIOLONCELLO CHE SCIOGLIE IL GHIACCIO

“Stelutis alpinis” di Arturo Zardini, nelle varie armonizzazioni proposte lungo 100 anni di canto alpino dedicato al soldato morto sotto le dure rocce della Carnia, che parla al cuorte della sua amata e le chiede di cogliere una stella alpina, portandosela sul cuore in suo ricordo, ora è anche un brano per violonecllo solo di grande bellezza. Nicola Segatta, l'eclettico musicista, compositore, violoncellista, direttore d'orchestra e liutaio, lo ha rielaborato per essere eseguito nell'Ice Bonera Dome, l'igloo-auditorium di Passo Paradiso a quota 2.500 metri, in quella che è già la storica stagione musicale del comprensorio Ponte di Legno-Tonale. Nicola Segatta sente questo brano con grande intensità spirituale e bellezza artistica: il suo violoncello di ghiaccio canta e piange la storia di tutti quei soldati che 100 anni fa, su queste montagne, diedero la vita per riconquistare e difendere i sacri confini della Patria. Ma lo spirito sportivo e innovativo, di cui parka Nicola Segatta, non si ferma qui: infatti una nuova avventura li attende giovedì 21 marzo quando i coristi dei Cori Vallecamonica di Darfo Boario Terme e La Pineta di Costa Volpino daranno vita, con l'Ice Orchestra, ad un evento straordinario e, ancora una volta unico, cantando Stelutis Alpinis in duetto con il violoncello di Nicola Segatta, quindi il canone di Pachelbel, l'Alleluja di Kohen , Signore della cime di De Marzicon lpIce Orcvhestra e infine la Montanara di Ortelli-Pigarelli. Un evento che ancora una volta si preannuncia unico e straordinario.

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