VIVE IL RICORDO DI ELENA FANCHINI
Un anno fa si spegneva circondata dall’affetto dei suoi cari, Elena Fanchini. Da allora la campionessa dello sci di Montecampione vive nel ricordo e nel cuore di chi l’ha amata. Sono in tanti. Sono tutte le persone che hanno ammirato le sue imprese sugli sci, che si sono imbattute nel suo sorriso, che hanno fatto il tifo per lei fino all’ultimo e per le quali Elena Fanchini è sempre stata una vincente, nello sport come nella vita. A sopravvivere alla malattia che l’ha portata via l’8 febbraio del 2023, a quasi 38 anni d’età, è l’esempio che ha dato a tutti coloro che si trovano a combattere con la vita. Lei lo ha fatto con coraggio, senza lamentarsi, soffrendo per i bambini malati che incontrava in ospedale, pensando a dare forza alla mamma Giusy, che nel sorriso di Elena trova la forza per sorridere ancora, al papà Sandro che grazie al suo lavoro agli impianti di Montecampione ha trasmesso alle figlie l’amore per lo sci - e quindi alle sorelle Nadia e Sabrina che sono cresciute sciando, insieme ad Elena, che con Elena hanno condiviso gioie e dolori, senza perdere mai la speranza di farcela dopo che il tumore, scoperto nel 2018 prima dei Giochi Olimpici Invernali in Sud Corea, a cinque anni dalla prima diagnosi e dalle prime cure, era tornato; lottando con la stessa determinazione e positività che l’avevano portata a rialzarsi dopo ogni caduta sulle piste, infortunio ed intervento ad un passo da nuovi titoli mondiali e che non le hanno impedito di vincere due prove di Coppa del Mondo e 11 medaglie nei campionati italiani, 7 d’oro e 4 d’argento. Ad un anno dalla sua scomparsa, resta intatto e se possibile più grande, il vuoto che ha lasciato e che i ricordi non riescono a colmare e si moltiplicano le iniziative in suo ricordo soprattutto là dove Elena Fanchini, medaglia d’argento nel 2005 ai campionati mondiali a Santa Caterina Valfurva all’età di soli 19 anni, ha inciso per sempre il suo nome nello mondo dello sci mondiale. A Cortina ad esempio dove la campionessa camuna aveva vinto nel 2015 e dove il 26 gennaio gli organizzatori della Tappa della Coppa del Mondo di Cortina hanno intitolato a suo nome la sala riunioni, ma anche nella sua terra bresciana le iniziative non mancano: lo sci club di Concesio ha istituito due borse di studio intitolate ad Elena Fanchini per i bambini che vogliono imparare a sciare, a Borno si pensa un trofeo in suo onore e in suo nome sono stati raccolti subito dopo la sua morte 46 mila euro per l’Airc e la ricerca contro il cancro e le donazioni continuano ad arrivare. Ciapolate, camminate, iniziative sportive e sociali: sono molti gli eventi a lei dedicati, perché la sua memoria continui ad essere d’esempio e il suo sorriso continui a brillare tra le montagne che l’hanno vista crescere, vincere, piangere e sorridere.
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