L'ACQUA COME NON L'AVETE MAI VISTA

“Se siamo fatti del 70% di acqua, come mai non siamo una pozzanghera?”. Da questo interrogativo di Emilio Del Giudice ha preso il via la tavola rotonda che nei giorni scorsi si è svolta al Convitto Cesare Battisti di Lovere, dal titolo “l'acqua come non l'avete mai vista”. Obiettivo: conoscere davvero l'elemento principale di cui siamo composti. L'incontro ha visto la presenza di diversi relatori che hanno guidato i presenti in un viaggio tra la fisica quantica con Stefano Bompani, nelle molecole con Eduardo Canepa, sull'archetipo dell'acqua nella storia con Aurelio Sugliani, sulla responsabilità nell'uso dell'acqua e attraverso le meraviglie dell’acqua, sinonimo di vita al centro del grande segreto del nostro universo: nasciamo dall’acqua e siamo costituti di acqua. Un elemento semplice eppure complesso, ce ne sono oceani interi eppure scarseggia, ci sembra di conoscerla… ma effettivamente non sappiamo ancora tutto di lei. Tutte le teorie moderne nei vari campi del sapere, da quello artistico-letterario a quello matematico-scientifico, concordano nel ritenere che facciamo parte di un sistema Corpo–Mente–Natura– indissolubilmente legato e interdipendente. Una conoscenza ancestrale di cui ha parlato, Regis Myrupu custode e ultimo erede della conoscenza spirituale più profonda dell’etnia brasiliana Dessana che da tempo immemorabile tramanda il sapere tradizionale e la conoscenza della medicina indigena, basata sull’uso delle piante e dello spirito della natura. Regis Myrupu all’età di dodici anni fu iniziato allo sciamanesimo seguendo gli insegnamenti del padre e dei suoi antenati. Si impegna da anni a livello internazionale per la divulgazione dell’identità e dei valori culturali del suo popolo. La conferenza apre un ciclo di incontri sugli elementi della natura.

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