CORDOGLIO PER L'APPUNTATO ANZINI

Questo martedì avrebbe compiuto 42 anni. Emanuele Anzini era un carabiniere in servizio presso il Nucleo Radiomobile della Compagnia di Zogno, un volontario presso la Croce Rossa di San Pellegrino, un padre di famiglia. L’appuntato scelto travolto e ucciso nella notte tra domenica e lunedì a Terno d’Isola da un 34enne di Sotto il Monte ora in carcere per omicidio stradale, era molto conosciuto in Valle Brembana perché lavorava al servizio della comunità e proprio mentre svolgeva il suo lavoro in difesa del prossimo, ha perso la vita. Originario di Sulmona, padre di una ragazza di 19 anni che vive nella cittadina abruzzese, figlio a suo volta di un carabiniere, passava spesso le notti a pattugliare le strade della provincia di Bergamo, fermando le auto al posto di blocco segnalato da lampeggiante. Come fanno i militari e gli agenti delle forze dell'ordine, sfidava in prima persona la criminalità cercando di imporre le regole per la sicurezza di tutti, correndo il pericolo sempre in agguato di abbattersi in qualche criminale, ubriaco e drogato. Forse per sottrarsi all'alcol test o semplicemente al controllo dei documenti l'autista dell'Audi che si è imbattuta al posto di blocco, alla vista dei militari ha accelerato travolgendo il carabiniere e trascinandolo per una cinquantina di metri sull'asfalto. «Un’ottima persona e un ottimo elemento», queste le parole commosse del comandante provinciale, il colonnello Paolo Storoni. Un messaggio di cordoglio arriva anche dalla Regione, dal Governatore Attilio Fontana che esprime a nome dell'intera giunta regionale vicinanza ai familiari e alle persone care a Emanuele Anzini e a tutta l'Arma dei carabinieri che piange un collega morto in servizio.

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