PRIMI ADDEBITI PER I FATTI DI ROVATO

Dopo il mezzogiorno da Far West di mercoledì 27 giugno a Rovato in via Spalenza, quando due italiani di 33 e 35 anni, residenti in zona si sono scagliati contro un 35enne nordafricano ed un suo connazionale, giunto a dargli soccorso, ora gli inquirenti, carabinieri del Comando di Chiari e Polizia locale di Rovato, stanno facendo piena luce sull'accaduto. Innanzitutto sono partite quattro denunce per rissa verso i quattro coinvolti: un 35enne residente a Lodi ed un 33 residente a Cazzago S. Martino; lo stesso per i due marocchini, entrambi di 36 anni, che nella rissa hanno avuto la peggio, con prognosi uno di 10 giorni e l'altro di 30. Uno abita a Bresica e l'altro a Rovato. Pare che i quattro avessero un appuntamento in via 25 Aprile: ed è da questa circostanza che gli inquirenti stanno risalendo alle cause del mezzogiorno di pestaggio in pieno centro a Rovato con inseguimento in auto e incidente finale. Nel frattempo si intensificano le attività di controllo sul territorio in previsione di un fine settimana caldo sul versante della sicurezza: i Carabinieri della Stazione di San Zeno Naviglio hanno arrestato un ucraino ventunenne residente a Montirone ritenuto responsabile di aver ferito con un coltello nella tarda serata del 22 giugno il titolare del Bar Caramella. Dopo l’evento, il giovane era fuggito, ma era stato rintracciato nella sua casa e fermato. Un marocchino 25enne è stato arrestato in un’operazione di polizia congiunta tra i Carabinieri della Compagnia di Chiari e personale della Questura di Brescia. Era stato espulso meno di un mese fa, ma aveva architettato il matrimonio con una coetanea italiana con pubblicazioni al Comune di Torbole Casaglia e data fissata per giovedì 27 giugno. Ma i Carabinieri di Travagliato e l’Ufficio Immigrazione della Questura hanno accolto il marocchino all'arrivo in paese e lo hanno arrestato. Sarà di nuovo espulso. Infine, la Polizia di Stato di Brescia ha arrestato il foreign fighter Samir Bougana, 25enne italo-marocchino nato a Gavardo, nei confronti del quale pendeva una misura cautelare in carcere emessa dal Gip di Brescia, per il reato di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo.

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