ARRESTATO IL PRESIDENTE DI BERGAMO FIERA

Risulterebbero rimborsi spesa per oltre 140 mila euro. Arrestato il direttore della Fiera di Bergamo. E' scattato nella mattinata di questo mercoledi il blitz della Guardia di Finanza, coordinata nell’inchiesta dai due pubblici ministeri Silvia Marchina ed Emanuele Marchisio: l’accusa è di peculato per il direttore Stefano Cristini, che va agli arresti domiciliari in esecuzione di un’ordinanza firmata dal Tribunale di Bergamo su richiesta dei pm. Misure interdittive, invece, oltre che per Cristini, per il segretario generale Luigi Trigona e per il presidente del collegio dei sindaci, Mauro Bagini: sono tutti sospesi, nei rispettivi ruoli all’interno di Promoberg, società che gestisce da anni il polo fieristico. Indagati anche gli altri sindaci, Gianfranco Ceruti e Pierluigi Cocco, ma anche il cassiere della Promoberg, Diego Locatelli. L’inchiesta era iniziata con un esposto del sindaco Giorgio Gori, consigliere d’amministrazione. Il 10 aprile era stato il primo cittadino a presentarsi spontaneamente in Procura per esporre le preoccupazioni e i dubbi raccolti tra i dipendenti della società di gestione della Fiera. Le microspie scoperte subito dopo il Cda del 30 maggio dal direttore della Promoberg Ente Fiera di Bergamo, erano della Procura della Repubblica e della Guardia di Finanza, che da tempo stava indagando sulle «prassi per nulla ortodosse» - come sono state definite nell’ultimo Cda — nella gestione dei conti e delle uscite della società che gestisce da anni il polo fieristico. Sono sette i soggetti coinvolti ed indagati con varie funzioni e cariche, perquisiti presso le rispettive abitazioni e studi professionali e negli uffici della Promoberg. L’obiettivo degli inquirenti è quello di fare luce sugli episodi emersi sino ad oggi e su altre situazioni riferite alla gestione ed ai bilanci dell’Ente.

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