STRADA DEL CROCEDOMINI: INIZIATI I LAVORI

Chiusa dal 30 ottobre 2018 nel tratto Campolaro/Bazena per gli schianti di alberi dovuti alla tempesta Vaia, la provinciale 345 del Crocedomini nel tratto Campolaro- Bazena non è ancora stata riaperta e, anzi, rischia di non esserlo ancora per buona parte del mese di luglio. Perso tutto l'inverno, quando il Rifugio Tassara in Bazena diventa meta di un turismo di nicchia e di qualità, tra cani da slitta, astrofili, ciaspolatori e sci alpinisti, ma anche tante famiglie con bambini, persa tutta la primavera con un lunghissimo ponte di pasqua, ora rischia di perdere anche il mese di luglio. Infatti la strada non sarà riaperta fino a che non ci saranno tutte le sicurezze, secondo la responsabile del settore viabilità della provincia di Brescia, l'ing. Erika Savoldi. Quando dovevano iniziare i lavori di messa in sicurezza? Da febbraio, avevano sentenziato tutti i soggetti competenti, riuniti attorno ad un tavolo nella conferenza stampa del 29 gennaio nella sede della Comunità Montana a Breno. Compatibilmente con i finanziamenti, i lavori forestali, in capo alla Comunità montana, sono iniziati quasi subito e sono terminati il 2 maggio. Contestualmente, o subito dopo, avrebbero dovuto iniziare i lavori stradali, come affermato in quella sede dalla provincia di Brescia. Ma i lavori stradali sono iniziati solo a maggio inoltrato, quando la ditta Filippi, che ha in appalto la manutenzione della strada, ha avuto l'ordine di iniziare nel tratto di strada di circa 2 chilometri con eccezione del tratto di circa 100 metri della cascata Vaiuga, dove un importante dissesto idrogeologico con schianti a monte delle rocce a picco sulla strada, andava affrontato in modo diverso. L'appalto per questo lavoro è stato vinto dalla ditta RoGu Costruzioni di via Crispi 81 di Catanzaro, il cui cantiere è di fatto iniziato questo mercoledì 3 luglio con l'arrivo di 5 rocciatori della ditta Pellegrini consolidamenti di Narni Scalo, in provincia di Terni, specializzata in lavori su pareti rocciose ed in zone impervie, con una quarantina di specialisti operanti nel settore. I lavori dei rocciatori consistono nel ripulire tutta la parete interessata dalla caduta e sradicamento di alberi, quindi ci sarà la bonifica della parete da massi e rocce pericolanti, la successiva stesura di una rete metallica di contenimento, che avverrà anche con l'uso dell'elicottero, il collaudo finale dell'opera e quindi il via libera alla riapertura della strada. I rocciatori della Pellegrini di Terni sono abili, competenti, veloci e sicuri: ma in ogni caso ci vorrà del tempo, da due a tre settimane lavorative, salvo ulteriori imprevisti. Intanto la chiusura del tratto interessato ai lavori è totale sia per ragioni di sicurezza dovute alla caduta di materiale dalle rocce che per l'accumulo di materiale sulla sede stradale.

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