GLI SPELOLOGI LOMBARDI SALVANO UN FRANCESE
Anche la IX Delegazione speleologica lombarda ha partecipato alle operazioni di soccorso per il salvataggio di uno speleologo francese in Piemonte (Grotta Fiat Lux, sul massiccio del Marguareis), terminato nella serata di venerdì 9 agosto. Ci sono volute 24 ore per individuarlo, soccorrerlo, metterlo in sicurezza e portarlo fuori dalla grotta, un'operazione che ha impegnato 60 volontari del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) che si sono calati di notte nelle viscere della montagna, nel comune piemontese di Briga Alta (Cuneo). L'uomo era scivolato per via della roccia resa viscida dal fango e dall'umidità, e si era piantato in un crepaccio, infortunatosi ad un ginocchio, incapace di muoversi. Un compagno di cordata è uscito per chiedere aiuto. Nel corso dell'intervento, particolarmente complesso a detta dei soccorritori, si sono mobilitati tecnici specializzati e sanitari provenienti da Piemonte, Toscana, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. Dalla nostra regione sono immediatamente arrivati sul posto i disostruttori, addestrati e autorizzati per intervenire su punti molto stretti con materiale esplosivo. A supporto, altri due tecnici, sempre della IX Delegazione, provenienti da diverse province della Lombardia. Come spesso accade, le delegazioni confinanti sono le prime a intervenire: gli interventi di soccorso speleologico sono di norma complessi e possono durare più giorni. Lo speleolog, bloccato a 300 metri di profondità è stato costantemente assistito e monitorato da un medico del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. L’uomo è sempre stato cosciente e collaborativo, anche se molto provato.
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