ARCHITETTURE IN VALSAVIORE

Continua con successo il percorso degli Architetti camuni aderenti all'Associazion e Ar.Ca. Che, dopo Vezza d'Oglio, Ceto, Nadro e Cimbergo, hanno dedicato un pomeriggio di studio e visita in Valsaviore alle opere realizzate dall'architetrto Giorgio Zendrini, saviorese doc, oggi docente alla libera accademia di belle Arti di Brescia, che definisce oggi il suo atteggiamento verso l'arte dell'architettura come eco-tecno-simbolico con il mestiere, l’insegnamento e gli scritti, per un abitare non dualistico (natura-uomo, mezzo-finalità, soggetto-oggetto). La visita degli architetti camuni alle opere in Valsaviore è stata preceduta da una sorta di “Lectio magistralis” dell'architetto Zendrini nella sala convegni della Casa del Parco dell'Adamello a Saviore, progettata perché luce, montagne, aria e ambiente potessero vivere dentro l'edificio. La logica adottata da Zendrini nel suo pensare il vivere, dunque nel realizzare spazi da abitare, è quella degli spazi aperti. Zendrini ha poi parlato a lungo con i colleghi dell'Ar.Ca. sulla necessità di non abbandonare mai un edificio: come ogni persona, anche l'edificio, che è vivo grazie a chi ci vive, ha bisogno di cura. Quarto e ultimo appuntamento degli architetti camuni questo venerdì 25 ottobre con due visite: si parte da Esine per l'analisi delle architetture contemporanee per completare il percorso a Gianico.

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