LA MAGGIORANZA SI FIDENDE
La maggioranza guidata dal sindaco Giampiero Bressanelli ha scelto di non partecipare alla marcia di protesta di questo sabato ritenendola inutile ai fini di ottenere qualsiasi risultato politico e ritenendola invece strumentale ai fini della minoranza per puro tornaconto. “L'amministrazione comunale” - si legge in una lettera rivolta ai cittadini- “ha fatto il suo dovere fin da subito per non lasciare sole le famiglie”: si è attivata infatti con sportelli di informazione e accordi con Valle Camonica Servizi Vendite per aiutare i cittadini a passare in tempi rapidi dal teleriscaldamento alla rete del metano con tempi dilazionati per i costi di allacciamento. Interventi che riguardano anche molti edifici pubblici compresi il Comune e le scuole. Il sindaco afferma di non aver avuto alcun sentore della grave situazione in cui si trovava Tsn, che da molti anni è completamente privata e che anche se ha sempre chiuso in perdita fino ad ora non aveva mai chiuso, e tanto meno nega di aver taciuto la questione ai fini elettorali. “Non abbiamo bisogno di marciare dimostrare di essere sempre stati in questi 15 anni contro la chiusura di Tsn” - si legge ancora nella lettera della maggioranza che nei giorni scorsi, in un'altra lettera, aveva specificato che sono passati ben 8 anni da quando il Comune di Sellero ha lasciato definitivamente TSN per non aderire a nuovi aumenti di capitale e nel rispetto della legge che imponeva agli enti locali di dismettere le partecipazioni in società private e allora, nel 2011, la società sarebbe stata lasciata in mani affidabili. Il sindaco fa presente anche che in Imu e Tasi la centrale dal 2006 al 2018 ha versato circa 300 mila euro di cui 175 mila circa sono andati al Comune e che gli edifici pubblici comunali hanno risparmiato molto in termini di bolletta grazie al teleriscadamento. Infine la maggioranza esprime solidarietà per i tre dipendenti di Tsn che rischiano di restare a breve senza un lavoro. Su una cosa quindi, maggioranza e minoranza, sono d'accordo: la centrale non dovrebbe chiudere, ma ormai, pare troppo tardi per fare qualcosa e la storia della centrale del teleriscaldamento di Sellero, nata per produrre energia termica dalla filiera bosco legna, resta certamente un capitolo triste dalla storia del paese.
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