1000 EURO IN MONETE: “LO STATO VENGA A PRENDERSELI.”

Una vicenda, quella denunciata dal sindaco di Malegno, che riassume la parte dell'Italia che non funziona: quella dove vince la burocrazia e l'incompetenza che sono al servizio dello Stato e contro i cittadini. Tutto comincia nel 2014 quando Malegno rendiconta nel bilancio del 2014 la cifra di mille euro circa donata dai cittadini al Comune attraverso il 5 x 1000 ed utilizzata a sostegno delle persone disabili. Il bilancio mostra l'importo, mostra l'utilizzo ed è pubblico, a disposizione dei cittadini e dello Stato. Peccato che lo Stato nel 2018 decide di fare un controllo e chiede al Comune di inviare una rendicontazione dettagliata entro il 31 dicembre 2018. Preso alla sprovvista il Comune, che nell'ufficio ragioneria impiega una dipendente part time, alle prese con la chiusura del bilancio di quell'anno e con le mille scadenze del mese di dicembre, riesce a consegnare la rendicontazione sole il 20 gennaio. Tanto basta allo Stato per ordinare al Comune la restituzione delle risorse. Inutili le lettere in cui il sindaco ha spiegato che si trattava solo di un ritardo e che la restituzione delle risorse era un provvedimento eccessivo, da prendere in caso di mancata rendicontazione o di uso scorretto dei soldi donati dai cittadini al Comune. Ma è stato tutto inutile e così il primo cittadino per protesta ha cambiato i 1.101,36 euro in monetine da 1 centesimo raccolte in sacchi da 168 kg, con l'invito al Ministero di venirseli a prendere. Il Ministero avrebbe potuto svolgere direttamente in un paio di minuti il controllo, visionando il bilancio pubblico del Comune di Malegno del 2014, senza fare spendere a tutti tempo e denaro.

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