TROPPO STRESS E TROPPA FRETTA SULLE STRADE
Più incidenti stradali nel 2019 rispetto al 2018, anche se questo non vuol dire automaticamente più morti sulle strade e le vittime sono soprattutto conducenti di moto e scooter. I dati Istat confermano che sulle strade d'Italia si continua a morire, che in moto si è molto più esposti a rischi e che tra le cause principali ci sono il telefono alla guida e la disattenzione ma anche le condizioni delle strade. Sulle strade della provincia di Brescia il bilancio del 2019 parla di ben 70 croci: 70 vite spezzate di cui l'ultima, quella del piccolo Daniele di Chiari morto a soli 4 anni. L'anno scorso i morti erano stati 85. Sempre nel 2019 in provincia di Brescia 68% degli incidenti ha interessato automobili, il 9% veicoli commerciali e il 9% motociclette e il giorno nero è il sabato e la fascia oraria è quella notturna. Ogni anno in Italia centinaia di persone rimangono coinvolte in incidenti stradali: nel 2018 in più 240 mila sono rimasti feriti in più di 170 mila incidenti nei quali hanno perso la vita più di 3 mila persone. Ad incidere sui dati nazionali del 2018, il crollo del Ponte Morandi a Genova, avvenuto il 14 agosto dell'anno scorso. Confrontati con i dati degli anni precedenti, i dati mostrano che non c'è un trand costante: i decessi sono stati 3.428 nel 2015, sono calati nel 2016, sono aumentati nuovamente nel 2017 e diminuiti l'anno successivo per poi tornare ad essere preoccupanti nel 2019. L'obiettivo, determinato su base europea, di attestarsi al di sotto dei mille decessi all'anno a causa degli incidenti stradali è, purtroppo, ancora molto lontano. Tra le cause principali, gli errori umani dovuti a distrazioni legate ad un'eccessiva stanchezza, alla mancanza di sonno, ad uno stile di vita frenetico. Il cellulare alla guida è inoltre un altro elemento ricorrente di distrazione e oggi è tra le principali cause di incidenti e non riguarda solo gli automobilisti ma anche i motociclisti. Anche le condizioni del fondo stradale, come pure quelle metereologiche, sono a volte determinanti nel favorire gli incidenti: pioggia battente, nebbia o grandine, visibilità scarsa o nulla; strade dissestate, con fondo irregolare, ghiacciato o innevato. Un altro fattore da non sottovalutare sono le condizioni delle auto e delle moto. Emerge quindi la continua una necessità di sensibilizzare i cittadini a tutti i livelli sull'importanza delle condizioni psicologiche mentre si è alla guida per evitare gli stati emotivi alterati, come lo stress e il nervosismo, oppure l'eccessiva leggerezza o l'assunzione delle sostanze stupefacenti e alcool. A poco è servita, come deterrente, la legge introdotta nel 2016 di omicidio stradale che prevede che chiunque causi, per colpa, la morte di un'altra persona violando il Codice della Strada, è punito con una reclusione da 2 a 7 anni che possono aumentare a rispettivamente 8 e 12 nel caso in cui, chi provoca l'incidente, sia sotto effetto di alcool e/o sostanze stupefacenti.
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