AUTONOMIA: CONTINUA LA LOTTA

Si sono di nuovo seduti attorno allo stesso tavolo con il Governo i presidenti delle Regioni per discutere dell'autonomia differenziata e il risultato della discussione è approdato a Palazzo Chigi, sul tavolo del Consiglio dei Ministri. Solo questo, visto lo stallo degli ultimi mesi, può essere considerato un passo in avanti. Nell'ultima conferenza Stato Regioni il ministro per gli affari regionali e le autonomia Francesco Boccia ha condiviso la bozza dell'accordo quadro fra Stato e Regioni da portare in Parlamento. Il testo non introduce significative novità rispetto al testo già portato avanti con il precedente governo: i nodi principali sono la definizione dei costi standard, i livelli essenziali delle prestazioni e il passaggio parlamentare finale. Escono dalle ultime trattative tranquillizzate le regioni del sud, sul fatto che l'obiettivo non è penalizzare chi è più avanti, ma aiutare quelle parti d'Italia che devono recuperare i forti ritardi, mentre continuano a chiedere maggiori garanzie di autonomia le regioni del nord che dal 2017 attendono l'attuazione della volontà popolare espressa dal referendum sull'autonomia anche in Lombardia e che chiedono di non fare pagare i costi dei Livelli essenziali di prestazione (Lep) alle regioni «virtuose».

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