MARITO VIOLENTO E RICERCATO IN CARCERE

L'ha maltratta per anni, è finito in carcere, appena rimesso in libertà ha di nuovo vessato la moglie e una volta raggiunto da un provvedimento restrittivo ha lasciato l'Italia ed è tornato in Marocco. Nei giorni scorsi, però, ha fatto sapere alla donna che sarebbe tornato, una sorta di avvertimento. Ad attenderlo all'aeroporto di Orio al Serio, ci ha però trovato i carabinieri della stazione di Artogne che lo hanno di nuovo arrestato e portato in carcere a Brescia dove ora si trova a disposizione dell'autorità giudiziaria. Protagonista della vicenda un 32enne di origini marocchine residente a Piancamuno. Deve rispondere di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Era già stato arrestato nell'aprile scorso per questo reato. Rimesso in liberà non ci aveva pensato due volte a reiterare il reato e aveva ripreso a maltrattare la moglie. I militari della stazione di Artogne avevano quindi condotto un'accurata indagine e raccolte le prove, avevano chiesto alla magistratura un provvedimento restrittivo che ponesse fine definitivamente ai maltrattamenti. Questo era giunto a maggio, ma quando i carabinieri di Artogne si erano presentati a casa sua questi risultava irreperibile. Solo dopo accurate indagini hanno scoperto che era tornato in Marocco. Fino a qualche giorno fa quando ha fatto sapere alla moglie che sarebbe rientrato ed ha trovato ad accoglierlo gli stessi carabinieri di Artogne che lo avevano già arrestato e denunciato che lo hanno di nuovo condotto in carcere. E' invece accusato di associazione a delinquere, traffico internazionale di stupefacenti e falsificazione di documenti il 54enne residente nel Regno Unito che è incappato in un controllo stradale sul lago di Garda. A fermarlo a bordo della sua Jaguar i carabinieri della stazione di Sirmione durante un controllo stradale. Insospettiti dall'atteggiamento dell'uomo lo hanno accompagnato in caserma per accertamenti. Dal controllo in banca dati è emerso che il cittadino britannico era destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalla Spagna per furto, associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti e falsificazione di documenti. Gli accertamenti svolti dai militari di Sirmione hanno permesso di stabilire che l'uomo viveva a Desenzano del Garda. Nel suo appartamento sono stati trovati 18 telefoni cellulari e relative schede di operatori nazionali e stranieri, numerose chiavi di autovetture di varie marche e modelli, un pc portatile, materiale informatico vario tra cui ipad e hotspot portatili. In forza del mandato europeo d'arresto i carabinieri hanno arrestato l'uomo che ora si trova in carcere a Brescia a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori