VIOLENTATA, PICCHIATA ED UCCISA

L’autopsia ha stabilito che Francesca Fantoni, 39enne di Bedizzole con problemi cognitivi, è stata abusata, poi presa a pugni in faccia, quindi strangolata: il suo corpo è stato abbandonato in un parco del paese dove lunedì 27 gennaio è stato trovato. Francesca mancava da casa da sabato sera 25 gennaio, quando i genitori, non vedendola rientrare, avevano dato l'allarme. Andrea Pavarini, 32enne anche lui di Bedizzole come Francesca, in carcere con l'accusa di omicidio, reo confesso davanti al Gip, avrebbe trascinato Francesca alle spalle dell’area del luna park e, davanti al rifiuto di un rapporto sessuale, l’avrebbe immobilizzata e le avrebbe usato violenza. Per paura che potesse andare a raccontare quanto accaduto, l’ha massacrata di botte e strangolata. Successivamente è tornato a casa dalla compagna e dal figlio di tre mesi, passando però da un bar dove la titolare del locale ha notato la felpa sporca di sangue, trovata dagli inquirenti a casa di Pavarini, tra gli indumenti da mettere in lavatrice. La felpa è l’elemento risultato determinante per chiudere il cerchio delle indagini anche perché le analisi hanno stabilito che le tracce sono riconducibili proprio a Francesca Fantoni. Il Gip Carlo Bianchetti aveva sottolineato che il movente del delitto era di natura sessuale: lo scrive nelle cinque pagine di ordinanza di convalida del fermo depositata questo giovedì 23 gennaio, due giorni dopo l’interrogatorio nel quale il 32enne aveva ammesso l’omicidio, limitandosi a dire che avevano litigato. Per il giudice, Pavarini è un soggetto aggressivo anche dal punto vista sessuale: per questo sussiste il rischio di reiterazione del reato e deve restare in carcere. In paese giura voce che il giovane non era nuovo ad atteggiamenti aggressivi e morbosi con le ragazze. Dopo l’autopsia il pubblico ministero Marzia Aliatis ha firmato il nullaosta per la sepoltura di Francesca Fantoni il cui funerale è stato fissato per questa domenica alle 15.

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