COSA VUOL DIRE LOMBARDIA ZONA ROSSA?

Cosa vuol dire che la Lombardia è diventata zona rossa? Significa che si ferma tutto? Significa che tutti devono stare a casa? No, non è proprio così. L'istituzione della zona rossa non significa militari ai confini e polizia per le strade, ma serve per alzare l'attenzione di tutti gli abitanti invitandoli a muoversi il meno possibile perché spostandosi possono contribuire alla diffusione del virus sia all'interno della zona rossa sia all'esterno, salvo restando che chi è fuori dalla Lombardia può rientrare al proprio domicilio e che le merci e i dipendenti possono circolare dentro e fuori la zona rossa per non bloccare l'economia in modo totale. Quindi chi è in salute e non ha avuto, per quanto ne sa, contatti con persone positive, può uscire di casa per andare al lavoro, o per andare a fare la spesa, o dal medico oppure a fare una passeggiata. Può anche fermarsi a bere un caffè in un bar e può anche andare al ristorante. Ma l'invito rivolto a tutti è quello di usare la testa: si esce per andare al lavoro solo se in azienda è possibile rispettare le regole di prevenzione, altrimenti il datore di lavoro è invitato a chiudere l'azienda e a mettere i dipendenti in ferie; si va a fare la spesa per l'acquisto di beni di prima necessità e entrando nei negozi pochi alla volta; si va dal medico solo per motivi seri di salute; si esce a fare una passeggiata ma evitando di andare tutti nello stesso posto a camminare; si va al bar stando seduti al tavolo a distanza di sicurezza da altre persone e si va al ristorante per un pranzo di lavoro o in famiglia, ma non in compagnia e lontani da altre persone. I bar e i ristoranti sono aperti fino alle 18, i negozi restano aperti ma devono fare entrare poche persone per volta e le medie e grandi strutture di vendita, i centri commerciali e i mercati, devono chiudere nel fine settimana. Regola numero uno quindi: comportarsi tutti in maniera responsabile, lavandosi spesso le mani e stando a casa se si ha qualche linea di febbre o qualche altro sintomo. Tutto ciò che non rientra tra le attività economiche essenziali e potrebbero accelerale la diffusione del virus, perché favoriscono l'attività sociale, viene chiuso, ed è il caso di cinema, teatri, impianti sportivi compresi quelli sciistici e attività ed eventi di vario tipo e anche le scuole restano sospese fino al tre aprile per rallentare la diffusione del virus.

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