23 FEBBRAIO SANIFICATO L'OSPEDALE DI ALZANO

Il pronto soccorso di Alzano Lombardo è stato “subito chiuso e sanificato, sono stati fatti i tamponi a tutto il personale e ai malati che avevano polmonite interstiziale e i contagi subito mappati”, così risponde in un'intervista l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, riferendosi al 23 Febbraio all'Ospedale di Alzano Lombardo, dove questo mercoledi si è avuta notizia dell'apertura di un fascicolo d’indagine per chiarire quanto successo. “Avremmo potuto farla noi la Zona Rossa a Nembro e Alzano, aggiunge Gallera, ma eravamo convinti che venisse attivata dal Governo. Non avrebbe avuto senso emanare un’ordinanza quando tutti i fatti evidenziavano che lo stava facendo il Governo”. Il premier aveva detto che se la Lombardia avesse voluto, avrebbe potuto istituirla: “le Regioni non sono mai state esautorate del potere di adottare ordinanze contingibili e urgenti”, di suo Fontana aveva aveva risposto: “noi non avevamo neanche da un punto di vista giuridico modo di intervenire”. Ma tornando a Gallera l'assessore ribadisce come il 5 marzo ad Alzano e Nembro fosse arrivato un cospicuo numero di militari. Con l’indicazione avuta dall’Istituto superiore di sanità sulla richiesta fatta al Governo e con l’arrivo dei militari si attendeva l'istituzione della zona rossa. “Avremmo potuto farla noi, ho approfondito, c’è una legge che lo consente, ma quando il 5 marzo sono arrivate le camionette, noi eravamo convinti che venisse attivata da lì a pochi minuti. È evidente che non ha senso fare un’ordinanza quando abbiamo tutti i fatti concludenti che il Governo la sta facendo”. Il Governo ha poi deciso di attivare la zona rossa in tutta la regione – ha aggiunto Gallera – con l’obiettivo di evitare che la gente uscisse e si contagiasse. Quella del 7 marzo è una zona rossa come quella di Codogno, che non a caso è stata tolta e assorbita nella zona rossa in tutta la regione: l’obiettivo a quel punto era stato raggiunto”. Polemiche a parte proiettiamoci verso l'imminente Pasqua. Parrebbero infatti essere mplti gli intenzionati a raggiungere le seconde case della Valle Seriana, per queste ragioni questo mercoledi il presidente della Comunità Montana Giampiero Calegari ha scritto una lettera alle Forze dell’ordine per chiedere di intensificare i controlli. “Tutti noi conosciamo bene il dramma della Val Seriana e gli sforzi realizzati e ritengo che non possiamo in alcun modo arrenderci ora. Per questo motivo sono a chiedervi di organizzare alcuni posti di blocco continuativi al fine di intensificare i controlli”.

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