CEVO CANTA DA BALCONI E FINESTRE
La festa della Liberazione in Valsaviore e particolarmente a Cevo ha sempre avuto un sapore di riscatto civico, storico, politico, culturale e morale: nessuno ha mai dimenticato le stragi nazifasciste avvenute in Valsaviore, tutti hanno ancora nel cuore il dolore incancellabile dell'incendio del pese il 3 luglio 1944. A Cevo sono ben salde le radici legate ai temi della Resistenza e della guerra di liberazione partigiana, che vengono rinverdite nelle occasioni celebrative solenni, come quella del 25 aprile. Dopo l'onore reso ai caduti ai monumenti del paese ed il ricordo nel museo della Resistenza, alle 15.00 l'altoparlante dalla torretta del municipio ha diffuso l'Inno nazionale e quindi Bella Ciao, cantato da balconi e finestre dalla gente. Molti cevesi hanno quindi seguito questo momento particolarmente intenso e solenne, alcuni dietro le persiane di casa, colti dalla forte commozione. E non c'è dubbio che la ripartenza della comunità, a Cevo, sarà anche occasione per celebrare la ricorrenza del 75esimo che quest'anno il paese, come ovunque in Italia, ha dovuto meditare quasi in silenzio.
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