LA NATURA NON SI FERMA

La chiusura delle attività, tra cui soprattutto la ristorazione, le limitazioni agli spostamenti. Tutto questo ha causato una grande sofferenza soprattutto a quei settori i cui ritmi non li può dettare la legge, ma li detta la natura: l'agricoltura e la zootecnia hanno sofferto molto il fatto di dover continuare a raccogliere i frutti della terra, o mungere le mucche e fare formaggi senza poterli vendere. Hanno provato la vendita on line e a distanza, ma per chi come filosofia di vita ha “la vendita a km0” non è stato semplice e non è servito a ripagare le perdite. Per questo la riapertura dei mercati agricoli rappresenta la ripartenza. I clienti affezionati che si incontrano al mercato, soprattutto gli anziani con cui scambiare due parole, sono questi i clienti che questa domenica gli agricoltori hanno potuto rincontrare in piazza. E' stato un periodo pesante quindi per le aziende agricole, un periodo che ha pesato molto sui bilanci aziendali, ma le coltivazioni, proprio perché la natura segue i suoi ritmi, non si sono mai fermate. Le vendite a distanza hanno salvato il settore durante il lock down ma le aziende agricole alle prese con costi di produzione, di personale, affitti e mutui, per guardare avanti ora hanno bisogno di una rinnovata fiducia da parte dei consumatori, che timidamente questa domenica si sono presentati in piazza. La campagna soprattutto in questo periodo ha molto da offrire e chi coltiva la terra e l'orto conosce bene le fatiche che difficilmente riescono a venire ripagate, perché i costi sono molti e sono fissi mentre i raccolti dipendono da molti fattori, a cominciare dal clima e e dal tempo e le vendite sono sempre un grosso punto di domanda.

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