PUB E COVID 19, C'E' CHI SCEGLIE DI NON APRIRE

Tra tutte le riaperture, quelle dei locali è forse la più pericolosa perché di solito le persone non si recano nei pub con i loro famigliari, ma con gli amici, e uscire a bere qualcosa in compagnia vuol dire togliersi la mascherina, chiacchierare ed abbassare la guardia sulla distanza di sicurezza, perché è difficile trascorre una serata tra amici al pub senza mai superare il metro di distanza l'uno dall'altro. Per questo ci sono pub, come il Mercatino Americano di Darfo che non può contare su spazi all'aperto e la cui caratteristica è l'atmosfera conviviale ed intima, ispirata ai simboli del divertimento e della libertà dell'America degli anni '80, che hanno scelto di non aprire ancora, per timore di non riuscire a fare rispettare ai clienti abitali e nuovi, compagnie di giovani e meno giovani provenienti da tutta la valle, le regole base anti contagio. Una scelta fuori dal coro, nell'ambito di un settore fortemente penalizzato a livello economico dalle chiusure, dove c'è chi deve riaprire per forza, per sostenere costi fissi e salvare la stagione ed è impegnato a fare rispettare alla movida i protocolli, ma c'è quindi anche chi può permettersi di scegliere di non aprire per non rischiare di vanificare il lavoro svolto e le attenzioni avute fino ad ora, con il rischio di dover tornare tutti di nuovo a chiudere tutto e di dover fare intervenire le istituzioni e le forze dell'ordine, con sanzioni e chiusure forzate.

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