LOCKDOWN ANCHE SULLA FESTA DELL'ARMA

Non solo uomini in divisa, impegnati più del solito a vigilare sulla sicurezza dei cittadini – in provincia di Brescia negli ultimi mesi controlli e perlustrazioni hanno avuto un aumento esponenziale su tutto il territorio - durante l'emergenza Covid 19 i carabinieri si sono trasformati anche in messaggeri di speranza, corrieri di solidiarietà ed oggi festeggiano in modo insolito il 206esimo anniversario di fondazione dell'Arma. Presso il comando provinciale di Piazza Tebaldo Brusato a Brescia il prefetto dott. Attilio Visconti e il colonnello Gabriele Iemma hanno deposto una corona d'alloro al monumento ai caduti all'interno del piazzale della caserma “Masotti”. Come di consueto l'anniversario è l'occasione per presentare i dati del lavoro- 39 mila 644 i delitti commessi nella nostra provinciale nel 2019 con mile 266 persone arrestate e 8 mila 982 denunce. Per dare un'idea di come il lavoro si sia incrementato nei primi mesi del 2020 i delitti da gennaio a maggio di quest'anno sono stati 11 mila 97 con 417 arresti e 4 mila 145 denunce. Segno questo che anche durante il lockdown gli uomini dell'arma non hanno abbandonato l'attività di indagine e contrasto ai crimini. L’impegno dei Carabinieri, sul capoluogo e in tutta la provincia, nell’anno trascorso, è stato costantemente orientato alla forte, diversificata e legittima domanda di sicurezza proveniente dalle comunità. Le stazioni sono il primo vero punto di riferimento per i cittadini ma l'impegno dell'Arma è a 360 gradi grazie anche ai reparti speciali presenti a Brescia: la Sezione Anticrimine del ROS, il Nucleo Antisofisticazione e Sanità, il Nucleo Operativo Ecologico, l’Ispettorato del Lavoro, il Gruppo Carabinieri Forestali. Nella prima parte dell’anno anche i Carabinieri della provincia di Brescia sono stati fortemente impegnati per l’emergenza da COVID-19 con l'intensificazione della vigilanza per la verifica del rispetto delle misure di contenimento. Ogni giorno sono state svolte centinaia di pattuglie, le Centrali Operative hanno risposto a centinaia di chiamate, dando consigli e indicazioni. In questo periodo i carabinieri hanno vestito un po' anche i panni dei padri di famiglia, trascurando spesso le loro di famiglie e anche loro hanno avuto congiunti malati, si sono ammalati e sono morti. Nella giornata della festa dell'arma dunque i carabinieri di Brescia hanno rivolto un pensiero a chi è venuto a mancare e in modo particolare al Maresciallo Maggiore Fabrizio GELMINI, già in servizio alla stazione di Pisogne (BS), scomparso a causa del COVID.

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