I TORRENTI FANNO ANCORA PAURA

Il grosso nubifragio di giovedì 30 luglio ed il successivo temporale a distanza di poche ore hanno messo in ginocchio l'alta Vallecamonica dove il torrente Arcanello, che scende dalla cima Ercavallo, passando dalle Case di Viso, Pezzo e Ponte di Legno ha trascinato a valle una grande quantità di materiale lapideo, fango, detriti, piante e arbusti, travolgendo alcune case nella storica piana di Viso, 5 ponti fino alla località Ponte dei buoi e tanti manufatti sparsi nei prati accanto all'asta del torrente che improvvisamente da placido torrente di montagna è diventato un fiume rabbioso e terribile. Non appena è stato possibile, si sono messi al lavoro in tanti, dalle imprese con pale meccaniche e mezzi di cantiere, per creare un alveo più ampio e profondo dentro il quale l'Arcanello può scorrere senza creare pericoli alle zone circostanti, ai consorzi forestali, alla protezione civile, ai tanti volontari. Anche la strada del Gavia rimane chiusa tra l'incrocio con la via comunale Favallini e la località Case Sparse di Pezzo, mentre a S. Apollonia un cartello indica chiaramente che il passo è chiuso al traffico. Mentre proseguono i lavori per cerare una una barriera artificiale di 6.000 m² di materiale, il ripristino dell'acquedotto e della fognatura danneggiati dal maltempo, resta in vigore l’ordinanza del sindaco Ivan Faustinelli che impone il divieto di transito lungo le strade d’accesso alle frazioni di Zoanno, Precasaglio e Pezzo, sulla Tonalina e alla valle di Viso, con eccezione dei residenti e delle persone autorizzate per motivi di urgenza e soccorso.

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