TERZO GIORNO DI LAVORI A VIONE

Questo lunedì pomeriggio si è svolto un terzo incontro tra l'amministrazione comunale di Vione e i tecnici UTR per decidere gli interventi da effettuare per mettere in sicurezza la Val Vallaro, la Val Paghera, le baite in quota e gli abitati sottostanti a Stadolina. Questo lunedì è stata un'altra giornata di lavoro ininterrotto dopo un fine settimana in cui volontari, protezione civile,vigili ddel fuoco, forze dell'ordine, cittadini accanto agli amministratori, hanno lavorato giorno e notte insieme ad alcune ditte locali di movimento terra che si sono messe al lavoro con escavatori e ruspe. La piana della Val Vallaro, dove il fiume Oglio ingrossato da una frana avvenuta in Val Vallero dove il fiume si inserisce nell'Oglio, è stata ripulita dal fango e dei detriti. Il fiume è rientrato nei margini e durante il temporale di domenica si temeva una nuova esondazione ma le prime opere di emergenza hanno messo in sicurezza le casa, che restano evacuate e le famiglie restano negli alberghi della zona. Questo lunedì i lavori si sono spostati più in quota per mettere in sicureezza la parte alta e le baite da nuovi futuri smottamenti. Per fortuna le previsioni meteo annunciano un miglioramento delle condizioni meteorologiche nelle prossime ore e nei prossimi giorni e questo consentirà ai tecnici di portare a termine le opere di questa prima fase di emergenza. Le opere da effettuare saranno però ingenti e dovranno essere progettate e finanziate nell'ottica di una prevenzione futura contro il dissesto idrogeologico, anche se la montagna, quando di verificano temporali così intensi come quelli del fine settimana, è imprevedibile. Per questo sarà fondamentale la collaborazione con Regione Lombardia e l'iter per portare al finanziamento, alla progettazione e all'affidamento delle opere è già iniziato. Nel pomeriggio di questa domenica inoltre il torrente Arcanello che nei giorni di Ferragosto aveva creato la frana alla Case di Viso e a sud di Pezzo in località Ponte dei Buoi è tornato a trasportare materiale solido per circa 450 metri cubi di massi e detriti andando ad intasare proprio la zona del Ponte dei Buio ai bivio tra Precasaglio e Planpezzo sulla strada del Gavia.

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