CONDANNA PER L'OMICIDIO DI ROGNO

E' stato condannato a 20 anni Mohamed Mouhal, 37enne marocchino,con l'accusa di omicidio volontario del fratello Hicham di 34 anni, avvenuto il 22 ottobre 2019 nella casa dove abitavano insieme a Rogno in via Roma. Mohamed ha sempre ribadito di aver colpito con un pugno il fratello Hicham perché aveva rotto lo specchio dell’armadio. L'avvocato di Mohamed aveva chiesto la derubricazione del reato in omicidio preterintenzionale. La Giufduicve unica per il procedimento, Federica Gaudino, nell'udienza tenutasi questo giovedì 3 settembre presso il tribunale di Bergamo ha accolto la richiesta del Pubblico ministero Antonio Pansa e ha condannato nel processo che si è svolto con il rito abbreviato Mohamed Mouhal a 20 anni di carcere per omicidio volontario. L'appartamento dove è accaduto il fatto era abitato da Mohamed, ma da qualche giorno con lui era andato ad abitare anche Hicham. La sera di martedì 22 ottobre 2019 tra i fratelli, entrambi alle prese con una grave dipendenza da alcol e sostanze stupefacenti, era esplosa una lite che era divenuta sempre più furiosa. Il fratello maggiore avrebbe colpito l’altro, secondo l’accusa ripetutamente e non con un solo pugno come ha confermato l’autopsia sul corpo di Hicham effettuata all’ospedale Papa Giovanni dove sono stati riscontrato segni di politraumi, compatibili con l’ipotesi che Hicham sia stato percosso con più colpi, al viso, completamente tumefatto, alla testa e al torace, dove ci sarebbero segni di costole incrinate e bruciature superficiali, probabilmente antecedenti al giorno della lite. Hicham, percosso con violenza, si era sdraiato sul divano ed era morto nel corso della notte. Mouhal invece era andato a dormire: prima, però, aveva tentato di cancellare le tracce del litigio. La mattina in padre dei due, Ibrahia Mouhal, che abita in un appartamento vicino, aveva scoperto il corpo senza vita di Hicham, dopo averlo ripetutamente chiamato senza ricevere risposta. Il padre ha fornito ai Carabinieri da subito la testimonianza di quanto aveva visto: Hicham era sdraiato supino con la faccia sul cuscino, sul divano del soggiorno; attorno vi erano tracce di vomito. Dopo gli accertamenti i Carabinieri avevano arrestato Mohamed che, nella prima versione fornita agli inquirenti, aveva dichiarato di essere rincasato il martedì sera e di aver trovato il fratello Hicham mentre stava facendo le pulizie e riordinando le stanze, di aver discusso con lui pesantemente e di essersene poi andato a dormire svegliandosi alle ripetute chiamate del padre il mattino successivo.

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