LADRI TRAVESTITI DA CARABINIERI

I militari della Direzione investigativa antimafia di Milano e i carabinieri di Pavia, in esecuzione di un decreto emesso dal Tribunale di Torino, hanno posto sotto sequestro preventivo una dozzina tra ville e appartamenti sparse tra le province di Savona, Asti, Alessandria e Pavia, tutte intestate dall’ormai ex capo 58enne di una banda di sinti residente ad Asti che nel 2015 terrorizzò il Nord Italia, ai propri familiari e attualmente date in affitto. Il nomade, nullafacente vantava un patrimonio immobiliare, ora sotto sequestro, il cui valore ammonta a 2,5 milioni di euro, maturato grazie al denaro frutto di un’instancabile attività criminosa stroncata con gli arresti avvenuti a Pavia nell’ottobre del 2015, tre giorni dopo avere svaligiato una casa a Caravaggio. A quanto si è potuto accertare la formula era la medesima: si presentavano nelle case, spesso abitate da anziani, con pettorine, tesserini e placche con la scritta carabinieri, mentre sulle auto avevano montato lampeggianti e sirene. «Stiamo cercando un ladro che si è intrufolato nella vostra abitazione, state fermi mentre noi lo cerchiamo», intimavano alle vittime. Con questa scusa riuscivano a rovistare con tutta calma negli appartamenti portando via di tutto e di più: gioielli, orologi e contanti. Altre volte agivano in assenza dei proprietari. La banda di «finti carabinieri» aveva messo a segno in provincia di Bergamo 12 furti e una rapina nell’arco di tre mesi, dal 25 luglio al 22 ottobre di cinque anni fa. Le abitazioni ora poste sotto sequestro preventivo sono state affidate in gestione a un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Torino, che si occuperà di riscuotere gli affitti dagli inquilini in attesa della decisione finale sul destino di questi immobili

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