BLITZ ANTIDROGA, SGOMINATA BANDA CRIMINALE

12 arresti per traffico di droga. Il blitz della squadra Mobile di Brescia è scattato all'alba di questo martedì. Le ordinanze di custodia – emesse dal GIP del tribunale di Brescia su richiesta del sostituto procuratore dott.ssa Panico - hanno raggiunto nove marocchini (fra loro due fratelli, i capi dell'organizzazione), due albanesi e un italiano coinvolti a vario titolo. Base organizzativa del traffico un circolo privato di Lonato. Nel 2018 in sette mesi, in base alle indagini degli inquirenti, il sodalizio avrebbe acquistato e ceduto circa 50 chili di droga – soprattutto hashish e cocaina - ad acquirenti provenienti da diverse zone d’Italia: Mantova, Trento, Trieste e Verona. L'organizzazione aveva anche una fitta rete di spaccio in tutta la provincia di Brescia. Le indagini sono partite proprio da alcuni arresti ed operazioni due anni fa ed hanno portato a sgominare l'organizzazione criminale che veniva diretta da due fratelli marocchini con altri 4 connazionali loro diretti collaboratori. I due capi organizzavano gli acquisti, facevano i prezzi, gli altri quattro smerciavano all'ingrosso e custodivano la roba. Il circolo di Lonato era il cuore dell'attività, qui si incontravano i fornitori ed i clienti all'ingrosso provenienti da fuori provincia. I marocchini, come accertato dagli uomini della Squadra Mobile, si muovevano con autovetture dell’organizzazione, prelevavano la roba da una vecchia cascina di Bedizzole, raggiungevano le varie località per le cessioni dello stupefacente – da un etto ad oltre un chilo. I due fratelli affidavano il lavoro sporco – per evitare di compromettersi – ai loro sodali. Numerose le cessioni e gli acquisti di stupefacente "all'ingrosso" accertate. Oltre che con controlli e pedinamenti gli inquirenti hanno utilizzato intercettazioni telefoniche durante le quali hanno decriptato il codice che clienti e fornitori utilizzavano per le compravendite, in una conversazione uno dei marocchini dell’organizzazione tranquillizzava l’acquirente albanese sulle sue condizioni di salute, asserendo di essere “guarito” dopo un periodo di malattia per far capire all’altro interlocutore che il gruppo si era nuovamente rifornito, dopo un periodo in cui aveva terminato lo stupefacente. Quest’ultimo, in gergo, veniva soprannominato con diversi nomignoli, quasi sempre riconducibili ai minuti (grammi) o alle ore (etti). Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati anche 200 mila euro. Alla luce delle indagini e degli episodi delineati il GIP ha indagato alcuni dei componenti dell'organizzazione per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di cui due ( i due fratelli marocchini) con il ruolo di responsabili dell’associazione e altri quattro con il ruolo di partecipi. Per gli altri è stata riconosciuta la responsabilità penale per detenzione e spaccio di stupefacenti.

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