REPRESSIONE E PREVENZIONE
6 mila 527 donne hanno chiesto aiuto nel 2020 ai centri antiviolenza di regione Lombardia – 27 su tutto il territorio. 1913 hanno avviato un percorso. Le chiamate effettuate al 1522 dalla nostra regione sono raddoppiate rispetto all'anno scorso (+118,8%), 2055 in totale, ossia il 13,4% delle chiamate a livello nazionale. Questi dati sono stati resi noti dall'Osservatorio regionale antiviolenza in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne che si celebra, appunto, il 25 novembre. Nell'anno della pandemia sono state molte, anche se per lo più vituali le iniziative per centrare il focus di questa data che mira, soprattutto, a creare una coscienza critica rispetto al problema e a farlo emergere. Le iniziative sono tante, gli attori in campo anche. Fra questi anche le forze dell'ordine che operano sui nostri territori, dalle polizia di stato ai carabinieri, impegnati innanzitutto sul fronte della repressione dei reati legati al fenomeno, ma anche con progetti di sostegno e prevenzione. La polizia di stato ha presentato in questi giorni una pubblicazione con l'obiettivo di fornire un’analisi specifica del fenomeno a livello nazionale facendo un focus particolare sul cosiddetto codice rosso con un primo bilancio della legge 69 19 luglio 2019 che ha introdotto nuovi reati e ha perfezionato i meccanismi di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. La polizia ha presentto anche una nuova app in fase di sperimentazione, Scudo, che consentirà alle forze dell'ordine di avere tutte le informazioni utili sui precedenti interventi effettuati presso il medesimo indirizzo. La polizia è inoltre costantemente impegnata nella campagna di prevenzione “Questo non è amore” finalizzata a fornire informazioni alle donne in situazione di rischio, è giunta alla quarta edizione. Dallo scorso lockdown la app YouPol, scaricata negli anni da tantissimi cittadini sui propri smartphone, è stata estesa alle segnalazioni di violenza domestica. La facciata del Comando Provinciale Carabinieri di Brescia illuminata di arancione, anche l'Arma aderisce alla campagna internazionale “Orange the Word”, promossa dalle Nazioni Unite e sostenuta in Italia dal Soroptimist International con cui i carabinieri di Brescia collaborano dal 2015. Questa collaborazione ha portato alla realizzazione di alcune caserme di "una stanza tutta per sé”, un ambiente che sostiene la donna nel delicato momento della denuncia di violenza, presente anche nella caserma sede del Comando Provinciale e presso le Compagnie Carabinieri di Breno, Salò e Desenzano del Garda. L'arma è al fianco delle associazioni, fa parte delle reti antiviolenza ed è attenta al fenomeno. Quest'anno i carabinieri in tutta la provincia, nell'ambito delle attività del codice rosso hanno arrestato 55 persone, 495 sono state denunciate; 95 vittime di violenza sono state indirizzate ai centri. Le indagini hanno permesso di eseguire 14 allontamenti, 4 divieti di avvicinamento, 21 di dimora.
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