UN FARMACO RIDUCE LA MORTALITA'

Buone nuove sul fronte della ricerca di farmaci per combattere il Coronavirus. Grazie alle ricerche condotte da un gruppo del Policlinico San Marco di Zingonia, è stato possibile individuare la combinazione che ridurrebbe del 70% la mortalità da Covid 19, ed è stata osservata anche una maggiore riduzione dell’attività infiammatoria. Si tratta di un mix composto da ruxolitinib a basso dosaggio e cortisone, somministrato su 75 pazienti ricoverati la scorsa primavera per polmonite grave da Sars-CoV-2 . L’esperienza acquisita nella gestione di ruxolitinib durante la prima ondata della pandemia, consente ora di avere un’arma in più per curare i pazienti. L’uso del ruxolitinib off-label, ossia con altra indicazione rispetto al suo utilizzo corrente, è stato approvato dal comitato etico unico nazionale e dall’Aifa, per l’utilizzo in emergenza, nell’ambito delle cure compassionevoli, come ricordato da Andrea D’Alessio, responsabile dell’Unità di Medicina Interna e Oncologia del Policlinico, tra i principali autori dello studio. Intanto i numeri sono incoraggianti. Sul territorio regionale infatti nelle passate 24 ore sono stati 126 pazienti i pazienti in meno ricoverati nei reparti ordinari e di Terapia intensiva, mentre in provincia di Bergamo ci sono stati 37 ricoveri in meno. All’ospedale Papa Giovanni sono 155 i ricoverati -18: 82 in degenza, 12 in semintensiva e 61 in Terapia intensiva, di cui 31 in Fiera; i ricoverati nell’Asst Bergamo Est a ieri erano 151 +1, di cui: 64 nell’ospedale di Seriate ( 6 in Terapia intensiva), 22 ad Alzano Lombardo, 26 a Lovere, 16 a Piario e 23 a Gazzaniga; negli ospedali dell’Asst Bergamo Ovest sono 189 i pazienti Covid -10: 96 nel plesso di Treviglio e 93 a Romano; 127 i ricoverati, di cui 8 in Terapia intensiva, al Policlinico di Ponte San Pietro; all’Humanitas Gavazzeni 64; 39 alla Casa di Cura San Francesco e per chiudere 41 alla Casa di Cura Palazzolo.