TRE GIOVANISSIMI RECUPERATI AI CAMPELLI

Nel pomeriggio di questa domenica è scattato l'allarme al 112 attorno alle 17.00, proveniente dal cellulare di uno dei tre ragazzi, un 18enne e due 17enni, che si trovavano nella conca dei Campelli di Schilpario nella neve alta, ormai sfiniti e impossibilitati a proseguire al buio, non trovando più le tracce del percorso fatto in salita. I tre giovani bergamaschi erano saliti per una classica uscita nella neve fresca in una delle zone più attrattive per questo genere di escursioni di tutte le Orobie: ma probabilmente non avevano calcolato i tempi e nemmeno le difficoltà. Infatti, dalla zona Fondi di Schilpario in poi la strada è chiusa per neve e a mano a mano si prosegue verso l'alto aumenta lo spessore del manto nevoso non battuto, quindi particolarmente difficoltoso da percorrere. Ad un certo punto i tre, la cui marcia era rallentata dalla neve molto alta, quando ormai la fatica si stava facendo sentire, sono stati colti dal buio che, in questi giorni, inizia già a diventare fitto alle 17.00. Senza riferimenti e senza trovare la traccia del ritorno, hanno quindi dato l'allarme. In zona sono giunti gli uomini del Soccorso alpino e speleologico della Valle di Scalve con i Vigili del fuoco di Darfo Boario Terme e tre loro colleghi specialisti in Tas e Saf da Brescia, supportati da alcuni volontari della zona con motoslitte, mentre nel parcheggio dei fondi attendeva l'ambulanza del 118, I tre ragazzi sono stati raggiunti nella zona tra malga Campelli ed il rifugio Bagozza: sono quindi stati riportati a valle in tutta sicurezza fino al parcheggio dove avevano lasciato l'auto. Erano infreddoliti, ma non presentavano problemi sanitari: quindi hanno fatto rientro a casa. L'appello dei soccorritori in questi giorni è soprattutto alla prudenza, al buon senso ed alla responsabilità individuale: anche quella di ieri, infatti, avrebbe potuto essere un'avventura con un esito ben diverso.

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