LO SPORT VUOLE VOLTARE PAGINA

Siamo giunti finalmente alla conclusione, anche se per la maggior parte degli sportivi si tratterebbe solamente del giro di boa. Tutti vogliono voltare pagina, scrivere una storia tutta nuova. Ma che anno è stato, il 2020, per lo sport di casa nostra? Facciamo un passo indietro. L’annata si era aperta alla grande, c’era voglia di fare, di stare insieme, di celebrare traguardi importanti, di ricordare nel modo giusto chi ci aveva lasciati e, ancora insieme, progettare il futuro, gareggiare, vincere e perdere. A gennaio Alessandro Botturi vinceva la sua seconda Africa Eco Race tra le sabbie del deserto portando orgoglio a Lumezzane. A febbraio l’urlo di Mario Nani, laureatosi Campione Europeo di K1 sul ring di Trescore, lo hanno sentito dritto fino a Cerveno. La Coppa Camunia animava la piccola Mazzuno. Le palestre, casa dei sogni di grandi e piccini, ospitavano i talenti di oggi per ispirare i talenti di domani e proprio i giovani, come Paolo Gosio e Francesco Pernici, ci facevano sperare in un futuro migliore. Poi, increduli, ci siamo fermati di fronte a questo nemico sconosciuto, il coronavirus. Tutti abbiamo dovuto rinunciare a quello che più ci stava a cuore per il bene dell’altro. Stadi vuoti, palestre chiuse, città deserte. Largo alle lezioni, alle interviste a distanza. I primi annullamenti, la resa degli organizzatori: uno dietro l’altro. Alzano Lombardo, messa a fuoco dalla pandemia, con un filo di voce, riabbraccia Michela Moioli, tornata a casa con la sua terza Coppa del Mondo. Noi lasciamo spazio alle parole di chi ha qualche consiglio da regalare, ai sorrisi dietro allo schermo, capaci di rincuorare per la loro semplicità. Ad aprile vi abbiamo mostrato il coraggio di chi teneva duro e lo sconforto di chi, di fronte ai dati, agli ospedali pieni, ha dovuto arrendersi, ma ha compreso. Spesso ci è difficile accettare la realtà: lo è stato per tutti nel vedere Nadia ed Elena Fanchini dire basta dopo anni di emozioni, ricevute e donate. Abbiamo corso da casa, abbiamo pedalato dal salotto e abbiamo intravisto uno spiraglio di luce con l’arrivo della fase 2. Abbiamo riassaporato la gioia di tornare a vederci, seppur nascosti dalla mascherina. E siamo tornati finalmente a sognare imprese sempre più grandi. L’estate, ci ha portato sollievo, una piccola dose di normalità. Siamo tornati a volare, ad allenarci in palestra, distanziati, seppur con mille difficoltà. L’Italvolley Juniores di Julio Velasco sceglie Darfo Boario Terme. Vedere decine di ragazzi gareggiare nel Meeting di Atletica, allo stadio Comunale, ci ha dato l’illusione che tutto fosse alle spalle, mentre quei pazzi degli Sbanda Brianza scivolano giù a capofitto per le strade di Rogno. Piz Tri Vertikal e Fletta Trail, a Malonno, premiavano la volontà di chi non si è arreso. Crederci e non mollare: il 2020 è stato l’anno degli Everesting, di chi, in solitudine, come da decreto, si è messo alla prova sfidando se stesso. La Fly-Up di Mario Poletti si supera regalando una gara dopo l’altra ai runner affamati di competizioni. Seppur con qualche incognita le squadre calcistiche tornano ad allenarsi e il Brescia Calcio Femminile sale in Serie B vedendosi riconosciuti impegno e professionalità. A settembre Claudia Cretti torna in pista, contornata di applausi al Giro delle Marche. Roberto Rigali, insieme alla coppia d’oro Gosio-Pernici, rendono fiero il popolo camuno. In palestra riprendono i corsi, si rivedono i ragazzi in pista e su strada e si tracciano i bilanci dei mesi appena trascorsi. Ripartono i campionati e sul lago d’Iseo giungono visite speciali. Il Moto Club Sebino porta a termine con successo gli Assoluti d’Italia nonostante il meteo avverso, lo stesso fa la Dynamic Trial, in ben tre occasioni, con il proprio campionato tricolore. In Valle si torna a correre, sul lago si veleggia. Poi a novembre si ripiomba nel baratro: altre chiusure, altre sospensioni. I professionisti non mollano, ma il pubblico è da un pezzo che manca allo stadio. Non si fa mancare invece la neve, che ha ricoperto le nostre montagne con il suo manto bianco, infiammando il dibattito anche in casa FISI. L’ennesima beffa di questo folle 2020, giunto ora alla sua ultima pagina. La prossima, completamente bianca, è ancora tutta da scrivere.

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