UN ANNO ENTRATO NELLA STORIA

Il 2020 si chiude con la luce in fondo al tunnel, la somministrazione dei vaccini accompagna la speranza, dando l'addio ad un anno da dimenticare, un anno fatto di morte, contagi, lockdown, un anno entrato nella storia della bergamasca e non solo. Il 2020 sembrava, grazie all'Atalanta vittoriosa contro gli spagnoli de Valencia negli ottavi di finale di Champions, essere un anno di grandi soddisfazioni, ma la gioia durò solo 4 giorni dal 19 Febbraio al 23 dello stesso mese, quando all'ospedale di Alzano Lombardo fu scoperto il primo paziente Covid trasformando la Valle Seriana e poi la bergamasca nella lazzaretto d’Italia. Scatta il lockdown. Strade deserte, si sente solo il suono delle sirene delle ambulanze, una dietro l’altra, come se fosse scoppiata una guerra. Le campane in molti comuni smettono si suonare a lutto. I bergamaschi non hanno più nemmeno una bara su cui piangere i propri cari, le pompe funebri sono in tilt, i feretri sono stipati nella chiesa del cimitero o dentro alle tendopoli montate fuori dagli ospedali, in attesa di essere cremati o sepolti in fretta e lontano dagli affetti. Impresse negli occhi del mondo intero le immagini, quelle immagini del 18 Marzo 2020 quando le salme caricate sui mezzi militari prendevano la via della cremazione. L'emozionante intervento dell'Onorevole Daniele Belotti che annunciava l'allestimento dell'Ospedale in Fiera a Bergamo. Quella notte del 27 Aprile quando il Premier Conte fece tappa a Bergamo e Brescia, definendo la situazione molto critica, mentre la stampa si attendeva risposte sulla mancata istituzione della Zona Rossa nei comuni Seriani. Poi la bella stagione, un'estate che pareva aver portato alla quasi normalità, ma l'autunno non tarda a spegnere ogni entusiasmo, i contagi salgono e le restrizioni governative non tardano ad arrivare, l'economia è in ginocchioi.Ma in coda ai12 mesi che rimarranno nella memoria collettiva arriva il vaccino e la speranza si riaccende, una luce che ci auguriamo illumini il nuovo anno.

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