ULTIMO GIORNO PER L’EXOSPEDALE IN FIERA

482 lunghissimi giorni segnati da un vortice fortissimo di emozioni. Oggi è l’ultimo giorno dell’Ospedale prima e del centro vaccinale poi, al polo fieristico di Bergamo. Una realtà che ha attraversato tutte le fasi della pandemia, contribuendo a salvare centinaia di vite umane e a ridare speranza a decine di migliaia di bergamaschi che qui, da fine gennaio, si sono vaccinati. Una domenica in cui si tirano le somme, chiudendo un capitolo importante nella lotta al Covid, anche se da domani gli spazi torneranno alla loro funzione di vetrina del lavoro. “Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, un’esperienza che ha messo in mostra tante risorse importanti, fino a diventare il terzo ospedale del Papa Giovanni XXIII”, ha commentato il direttore generale dell’azienda ospedaliera, Maria Beatrice Stasi. Si è trattato di un lavoro sinergico che ha visto i dipendenti del “Papa Giovanni” operare a fianco dei volontari dell’Ana, al contingente militare russo, Emergency, agli operatori della Protezione civile e in rete con il personale degli altri ospedali. “Mi auguro, continua Beatrice Stasi, che questo resti nella memoria di Bergamo come un luogo del cuore, che ha dato cure e speranza di guarigione e di vita a tantissime persone. Non dobbiamo dimenticare che il “Papa Giovanni” è ancora l’unico ospedale della provincia con pazienti Covid sia in Terapia intensiva che nei reparti ordinari, con i ricoveri che purtroppo pian piano stanno tornando a crescere”. Quindi padiglioni chiusi da domani mentre la campagna vaccinale continua per il Papa Giovanni a Zogno e Sant’Omobono. Si chiude una storia iniziata il 6 aprile 2020, con l’entrata in Fiera del primo paziente, quel giorno partiva l’attività di un ospedale costruito a tempi record.

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